Bonassola, in 500 a sostegno di Don Giulio Mignani, il parroco “ribelle” a favore di matrimonio egualitario, eutanasia e aborto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-09

I fedeli di Bonassola hanno indetto la manifestazione per chiedere al Vescovo di revocare la sospensione

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Il parroco di Bonassola, Don Giulio Mignani, è stato sospeso dal vescovo Luigi Ernesto Palletti dopo aver ricevuto una serie di richiami scritti che gli imponevano di astenersi dal fare dichiarazioni in favore dei matrimoni egualitari, dell’eutanasia e dell’aborto. Domenica 9 ottobre si è tenuta a Bonassola la manifestazione organizzata dai fedeli e che ha coinvolto associazioni provenienti da diverse città italiane a sostegno di Don Giulio Mignani. Per l’occasione è nato lo slogan #iostocondongiulio.

«Io però le cose che ho detto le rivendico, e le continuo a pensare per amore della stessa istituzione che oggi mi punisce, mica per altro. Ad oggi, i passi avanti che ha fatto la Chiesa li ha fatti al traino della società, ma lei per prima avrebbe la forza per fare da apripista. Dovrebbe dire chiaro che non esiste un solo modo per vivere la fede, e invece finisce per omologare. Dovrebbe mettersi in ascolto, e invece troppo spesso allontana le persone. Gesù ci dice che prima della legge vengono sempre le persone, mi pare la cosa più difficile da mettere in pratica», ha detto Don Giulio Mignani nei giorni scorsi a La Repubblica.

Bonassola si mobilita per Don Giulio Mignani

I fedeli di Bonassola hanno indetto la manifestazione per chiedere al Vescovo di revocare la sospensione e ottenuto l’adesione di molti commercianti locali, dei circoli cittadini e delle associazioni LGBTQ+ del territorio. Davanti alla chiesa parrocchiale si sono riunite 500 persone. La Repubblica riporta una frase pronunciata da Don Giulio Mignani: «Se è vero che un albero si giudica dai frutti, come dice il Vangelo, io qui oggi vedo tanti frutti preziosi, e allora perché tagliare l’albero?».

don giulio mignani

Inoltre, i manifestanti hanno annunciato che invieranno una lettera di protesta a Papa Francesco. Il movimento di protesta si è esteto a tutta Italia, infatti molti attivisti di associazioni e movimenti che sostengono i diritti LGBTQ+, il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza e quello all’eutanasia hanno espresso solidarietà e sostegno a Don Giulio Mignani. Anche Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, ha annunciato la sua partecipazione al presidio e criticato in un tweet la decisione di sospendere il parroco di Bonassola.

(Fotogallery: Giuseppe Luciano Aieta)

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