Politica
Il M5S non ha più la maggioranza in XI Municipio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-03-14
Dopo l’addio di Sappia la consigliera potrebbe diventare l’ago della bilancia. Ma non ha ancora deciso se votare la mozione di sfiducia
Il MoVimento 5 Stelle non ha più la maggioranza in XI Municipio dopo l’addio della consigliera Francesca Sappia. E così anche il minisindaco Mario Torelli che già si trovava in difficoltà per l’addio di altri due consiglieri a causa della questione dello stadio della Roma a Tor di Valle, adesso è in bilico e rischia di fare la fine di Paolo Pace e di Roberta Capoccioni, che hanno salutato l’VIII e il III lasciandolo al Partito Democratico che ha vinto le elezioni con due candidati contro l’allora linea del partito. Spiega oggi Il Messaggero:
Raggi è in allerta. Ieri ha chiamato Torelli per capire quanto fosse grave la situazione. L’ordine del Campidoglio a questo punto è: ricucire. Far rientrare almeno l’ultima dissidente, per evitare l’ennesimo scioglimento anticipato di una circoscrizione, con nuove elezioni che esporrebbero la sindaca e il M5S a un pericoloso test prima del voto del 2021.
Il minisindaco è senza numeri ma promette battaglia. «Non lascio», assicura. Sta all’opposizione, allora, compattarsi per tentare la mossa del cavallo: una mozione di sfiducia che se mettesse insieme 13 voti su 12 – cioè tutta la minoranza- porterebbe il Municipio prima al commissariamento e poi a nuove elezioni. «Se Torelli non si fa da parte, quella è la strada maestra, anche perché già da mesi l’attività amministrativa è paralizzata», spiegano i consiglieri locali del Pd, Maurizio Veloccia e Gianluca Lanzi.
Tutta l’opposizione, non solo locale, soffia sul fuoco perché intravede un’altra crepa nell’amministrazione di Raggi. Il senatore Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio, parla dell’ennesima crisi generata «dai dissidi interni». Lo stesso dicono da Fratelli d’Italia a Forza Italia.
Anche nel gruppo M5S in Campidoglio, c’è chi si dice «dispiaciuta per il passaggio di Francesca al gruppo misto, le riconosco di essere stata una consigliera molto presente sul territorio», commenta l’onorevole capitolina Simona Ficcardi. E lei, Sappia, che rischia di diventare l’ago della bilancia, si mantiene cauta,perora: «La mozione di sfiducia? Ancora non ho deciso».
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