Luigi Songa: il presidente dell’ATC di Novara e il bozzetto di Mussolini in ufficio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-09

Il presidente dell’Agenzia Territoriale per la Casa è finito in una polemica che porterà il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, già alle prese con l’aumento di stipendio dei suoi assessori, a dover riferire in Aula

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Luigi Songa, presidente dell’ATC di Novara, non si offende se gli danno del fascista. L’esponente di Fratelli d’Italia ha in ufficio un bozzetto che rappresenta Mussolini. E ha esposto un tricolore in ufficio “per ricordare agli stranieri che siamo in Italia”.

Luigi Songa: il presidente dell’ATC di Novara e il bozzetto di Mussolini in ufficio

E così il presidente dell’Agenzia Territoriale per la Casa è finito in una polemica che porterà il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, già alle prese con l’aumento di stipendio dei suoi assessori, a dover riferire in Aula. Racconta oggi Repubblica Torino:

«Non mi offendo se mi danno del fascista, non mi urta. Il fascismo è un periodo ben definito della storia ed è finito nel 1945». Se poi qualcuno si offende per un tricolore, ha aggiunto «mi spiace per lui. Siamo un ente italiano e il Tricolore è il simbolo dell’Italia, non vedo il problema». Peccato, ribatte il consigliere Pd di Novara Domenico Rossi che Songa abbia dichiarato di aver messo il tricolore in ufficio «per ricordare agli stranieri che siamo in Italia». In ufficio Luigi Songa ha un bozzetto che rappresenta Mussolini: «È un bozzetto di un artista futurista. Doveva essere esposto all’Eur nel ‘40«.

luigi songa

Il Pd ora chiede al presidente del Piemonte di esprimersi: «Abbiamo avuto il caso dello staffista dell’assessore Caucino che tuttavia non aveva un ruolo istituzionale. Ci dica Cirio come fa ad andare in giro per il Piemonte a parlare di partigiani e resistenza», attacca Rossi. Il segretario regionale del Pd Paolo Furia insiste sul fatto che ci siano i presupposti per chiedere le dimissioni. E aggiunge: «Il dato politico è però un altro. Si è molto parlato sulla possibilità che, a Torino come a Novara, la destra, considerata da alcuni la favorita delle prossime elezioni amministrative 2021, possa giocarsi la carta di un “candidato civico”.

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