Luciana Littizzetto, il Pride e i pregiudizi sull’omosessualità: “Qualcuno ha paura che sia contagiosa”

di Clarissa Cancelli

Pubblicato il 2022-06-18

“A volte mi sembra che i maschi etero non escano con altri maschi gay per paura di essere considerati dei ‘cripto-gay’ o  di ‘contagiarsi”

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Luciana Littizzetto torna a difendere la comunità Lgbt+ nel giorno del Torino Pride. A riportare le parole dell’attrice è un’intervista de La Stampa. “Il Pride è festa, gioia, allegria. E poi si fa per i diritti. Ogni volta, come per la legge Zan, si trovano delle gabole per non farla passare”, dice la conduttrice.

Luciana Littizzetto difende il Pride

“A volte mi sembra che i maschi etero non escano con altri maschi gay per paura di essere considerati dei ‘cripto-gay’ o  di ‘contagiarsi’: è come quando prendi l’ascensore e hai paura di toccare la maniglia a causa del virus, come se l’omosessualità fosse trasmissibile attraverso i droplet”, continua nell’intervista. “lo credo che i giornali debbano proprio esserci ai Pride e prendere posizione. Insomma, bisogna progredire”, aggiunge. Carri, festa, colori, musica: il Pride è questo e tanto altro. È una battaglia per fare riconoscere e rispettare i propri diritti. Per difenderli e dire a gran voce che tutti devono essere accettati. Il Pride di Roma di qualche giorno fa  è stato un vero successo: in piazza, nella Capitale, erano in 700.000. C’è un solo requisito per fare famiglia, uno solo: l’amore. L’amore non ha delle regole, come canta Ferradini: “Non esistono leggi in amore, basta essere quello che sei”, dice ancora Littizzetto.

 

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