«Luca Sacchi sapeva della marijuana di Anastasiya Kylemnyk»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-19

Sacchi conosceva i grossisti della droga Valerio Del Grosso e Paolo Pirino che, a bordo di una smart, stavano andando a consegnare il “pacco”. Salvo poi cambiare idea, decidere di tenersi la “roba” e tentare di rubare i soldi

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Luca Sacchi sapeva bene che la sua ragazza, con l’amico Giovanni Princi, stava cercando di acquistare una partita di marijuana pagandola 70mila euro. E dentro quell’affare era coinvolto molto più di quanto si pensasse sino ad oggi. Sacchi conosceva i grossisti della droga Valerio Del Grosso e Paolo Pirino che, a bordo di una smart, stavano andando a consegnare il “pacco”. Salvo poi cambiare idea, decidere di tenersi la “roba” e tentare di rubare i soldi. Sacchi li conosceva e, almeno 6 giorni prima che l’uccidessero, li aveva perfino incontrati dalle parti di casa loro, a Casal Monastero. Questo, racconta oggi il Messaggero, dice un’informativa dei carabinieri:

L’informativa depositata ieri a processo, dal nucleo investigativo dei carabinieri, restituisce una fotografia più ampia di quella terribile notte. Ad iniziare dai giorni precedenti: dagli incontri tra Sacchi e Kylemnyk da una parte e i pusher Del Grosso e Pirino dall’altra. I cellulari dei 4 ragazzi si agganciano nella stessa cella telefonica di via Acuto a Casal Monastero, alla stessa ora, tra le 15.30 e le 16.00, dello stesso giorno il 18 ottobre scorso: «a dimostrazione che l’incontro tra i due gruppi – annotano i militari dell’Arma- è verosimilmente avvenuto».

Ma c’è di più. Tre ore dopo l’incontro con gli spacciatori il personal trainer e la ragazza scambiano dei messaggi. Il contenuto è di interesse investigativo, sembra rimandare all’organizzazione di un progetto. Probabilmente quello che andrà in porto pochi giorni dopo, in cui Sacchi perderà la vita. «Amo novità? Ti attieni ai piani? », scrive lui. «Sì ci vediamo dopo» la risposta. «Spero tu faccia come mi hai detto – ribatte il 24enne – se scopro che hai fatto le cose a c…., senza me».

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Ma oltre a questo i carabinieri hanno riversato nell’informativa anche altre conversazioni. Quella datata sei settembre è molto chiara. I messaggi che spedisce il 24enne confermano la sua consapevolezza in merito al nuovo business intrapreso. Lui e Anastasia sarebbero dovuti andare a vivere, in un unico appartamento, con Princi e la fidanzata. Il progetto al personal trainer non piace più, però vorrebbe continuare a fare “affari” assieme all’amico di cui conosce bene la reale professione. Lo spiega così alla Kylemnyk: «Loro sono più randagi rispetto a noi, noi possiamo avere una vita più tranquilla per le carte che abbiamo. Lavorarci sì, ma viverci insieme come una piccola famiglia no. Lui (Princi) è uno spacciatore di discreto livello e lapolizia è il problema minore».

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