Luca Lucci: arrestato per traffico di droga il capo ultras del Milan fotografato con Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-17

Il capo ultras della curva sud del Milan Luca Lucci, ritratto in uno scatto del 2018 insieme all’allora vicepremier Matteo Salvini, è stato arrestato per traffico di droga proveniente dal Marocco e dal Sudamerica

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Il capo ultras della curva sud del Milan, Luca Lucci, è uno degli otto arrestati questa mattina nell’ambito di un’inchiesta per traffico di hashish importato dal Marocco e di cocaina proveniente dal Sudamerica. Oltre alle diverse inchieste a suo carico e alla condanna per un pugno sferrato a un tifoso dell’Inter in un derby del 2009, Lucci divenne famoso anche perché il 16 dicembre 2018 si fece fotografare insieme all’allora vicepremier Matteo Salvini in occasione dei 50 anni della curva sud. Gli agenti della Squadra mobile, coordinata dal pm Leonardo Lesti, lo ha condotto in carcere insieme ad altre due persone, mentre in quattro sono agli arresti domiciliari e uno è sottoposto all’obbligo di presenza alla Polizia giudiziaria, oltre al divieto di dimora. I tre ultras colpiti dal provvedimento sono coinvolti a titolo personale, senza l’interessamento quindi delle tifoserie organizzate che guidavano. Sono in corso anche numerose perquisizioni in abitazioni a loro riconducibili nelle province di Milano, Bergamo, Lodi e Monza Brianza.

Luca Lucci arrestato per traffico di droga

Lucci era già attenzionato dai giudici: nel luglio del 2020 la “Sezione misure di prevenzione” del Tribunale milanese aveva stabilito che fosse “socialmente pericoloso” e dovesse rimanere “fuori dai comuni di Milano e Sesto San Giovanni” e “mantenersi ad almeno 3 chilometri di distanza” dagli stadi di tutta Italia. Era anche stata disposta la confisca di beni a suo carico per circa un milione di euro, oltre alla sorveglianza speciale per tre anni. Tra i beni confiscati figurava anche il “ramo aziendale relativo all’attività di somministrazione di alimenti e bevande” del ‘Clan 1899’, locale storico a Sesto San Giovanni in cui si riunivano gli ultras e che – secondo gli inquirenti – era una “base operativa per riunioni” su traffici di droga. Già nel 2018 alcuni esponenti della Curva Sud, tra cui Lucci, erano stati coinvolti in un’altra indagine anti-droga sempre della questura di Milano su traffici con l’Albania.

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