Opinioni
L'orribile vignetta del Corriere della Sera sui profughi
Alessandro D'Amato 18/07/2015
Diceva giustamente il prefetto Gabrielli oggi sul Corriere della Sera che c’è una chiara strumentalizzazione politica dietro le proteste contro i profughi. Fa evidentemente parte di questa miserabile strategia anche la vignetta che oggi pubblica il Corriere della Sera, a firma del suo vignettista Giannelli, nella quale si vede una famiglia (ovviamente italiana) che al […]
Diceva giustamente il prefetto Gabrielli oggi sul Corriere della Sera che c’è una chiara strumentalizzazione politica dietro le proteste contro i profughi. Fa evidentemente parte di questa miserabile strategia anche la vignetta che oggi pubblica il Corriere della Sera, a firma del suo vignettista Giannelli, nella quale si vede una famiglia (ovviamente italiana) che al ritorno dalle vacanze, chissà perché, si trova casa “infestata” dai profughi.
Intendiamoci: già di solito le vignette di Giannelli suscitano nel lettore quel misto tra pena e imbarazzo che fanno spesso pensare a quei comici ormai passati d’epoca che si presentano davanti a un pubblico improvvisato di astanti passati lì per caso durante una festa in spiaggia d’estate i quali ridono per educazione e intanto guardano l’orologio sperando che il supplizio finisca presto. Ma qui c’è qualcosa di più: perché in questa vignetta si vanno a solleticare paure irrazionali e completamente inventate cavalcando le parole di Salvini, Meloni ed altri fini polemisti politici con uno stile che il Corriere non ha avuto nemmeno nei suoi periodi più bui. E infatti i commenti si dividono tra quelli di salviniani, tutti contenti, e quelli di chi si rende conto del ridicolo:
Continuiamo così, facciamoci del male…
Edit: Giannelli ha precisato che la vignetta è un paradosso sugli italiani che temono di tornare dalle vacanze e trovarsi profughi in casa. E allora ha ragione Gipi, ora bisogna soltanto rispondere a queste altre domande: