Attualità
Lopalco contro Zangrillo: “Credo che certe frasi avessero anche finalità strumentali”
neXtQuotidiano 23/09/2020
«E’ il grosso problema dei medici, a cui manca un approccio scientifico: la realtà è solo quello che vedono loro» spiega Pierluigi Lopalco in un’intervista a La Stampa

“La nostra regione sta dando una bella prova. Siamo ancora in una situazione di circolazione virale che possiamo considerare modesta. Insistiamo moltissimo perché tutti i cittadini facciano la propria parte, noi come sanità pubblica stiamo facendo la nostra” aveva spiegato l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, poco dopo essere stato eletto consigliere regionale e prossimo assessore alla Sanità della Regione Puglia. Lopalco ha precisato che si tratta di un “momento delicato, quella della riapertura delle scuole” e “abbiamo in agenda un paio di riunioni importanti”. “Abbiamo avuto incontri frequenti – ha continuato – con i colleghi pediatri che avranno un ruolo chiave per rassicurare i genitori e i dirigenti scolastici nel caso, come tutti quanti ci aspettiamo, potrà capitare qualche caso di febbre o purtroppo anche di infezione da Coronavirus nelle scuole. Siamo preparati per fare questo”. “Devo ringraziare i miei concittadini pugliesi – ha concluso – per me è una emozione particolare, non mi ero mai sottoposto al vaglio di un voto”. Oggi Lopalco in un’intervista a La Stampa dice anche qualcos’altro. Su Zangrillo ad esempio:
Come smaltirà le liste di attesa nella sanità pubblica?
«Abbiamo i tetti di spesa per la sanità privata pugliese e spendiamo 250 milioni l’anno per chi va a farsi curare in altre regioni, anche dai privati. Ragioniamo, senza pregiudizi ideologici. Tutti vorremmo che il pubblico facesse tutto, ma poi c’è la realtà. Lo dico da uomo di sinistra».I suoi colleghi scienziati si sono complimentati?
«Sì, il beep di prima era il messaggio affettuoso di Burioni».
Lei sta con Galli o Zangrillo?
«Non c’è partita. Zangrillo non è un esperto e credo che certe frasi avessero anche finalità strumentali».Dice che lui il Covid l’ha visto davvero, in ospedale.
«E’ il grosso problema dei medici, a cui manca un approccio scientifico: la realtà è solo quello che vedono loro».E Galli?
«E’ Maradona. Anzi no, ancora meglio: Pelè»Ma guardi che Maradona è meglio di Pelè, dicono a Napoli.
«Ah sì?»