Lo sgambetto della Lega a Cartabia con i referendum sulla giustizia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-07

Ieri Matteo Salvini a Porta a Porta ha annunciato una raccolta firme per alcuni quesiti referendari sulla giustizia insieme al Partito Radicale. Una bomba politica

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Ieri Matteo Salvini a Porta a Porta ha annunciato una raccolta firme per alcuni quesiti referendari sulla giustizia insieme al Partito Radicale. Una bomba politica

Lo sgambetto della Lega a Cartabia con i referendum sulla giustizia

“Questo Parlamento con Pd e 5Stelle non farà mai una riforma della Giustizia. Per questo stiamo organizzando con il Partito Radicale una raccolta di firme per alcuni quesiti referendari”, ha spiegato ieri il leader della Lega. E oggi Repubblica analizza cosa può succedere:

equivalgono a una bomba, perché riguardano, per citarne due, sia le carriere dei magistrati e la loro eventuale separazione, sia il Csm. Quando, in via Arenula, sottopongono alla Guardasigilli Marta Cartabia la battuta di Salvini lei reagisce solo con un «legittime iniziative». Ma, politicamente, si tratta di una bomba. E va da sé che la prima verifica di autenticità da fare è con Giulia Bongiorno, l’avvocato penalista dei casi difficili — Andreotti, Sollecito, adesso Grillo — che non solo è senatrice della Lega, ma anche responsabile Giustizia del partito. E lei conferma pienamente le parole di Salvini con un «ci stiamo lavorando». Ma alla domanda «ma questo è un attacco a Cartabia? State pensando a una crisi di governo?» Bongiorno frena: «Ma no, non c’è niente contro di lei. Questo non è un passo che va contro la ministra, la Lega sarà con lei sulle riforme, siamo soddisfatti che acceleri sulla giustizia. Ma al contempo vogliamo vedere se i cittadini italiani hanno voglia di un grande cambiamento proprio sulla giustizia

Intanto arrivano le prime reazioni politiche: Enrico Costa, deputato e responsabile Giustizia di Azione spiega su Twitter: “Salvini promuove referendum per cancellare la riforma della prescrizione? Saremmo di fronte ad un referendum promosso dagli stessi che hanno approvato le norme che chiedono di abrogare”, mentre la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia del Pd, Anna Rossomando risponde polemicamente: “Se Salvini seguisse i lavori del Parlamento saprebbe che alla Camera e al Senato sono in discussione le riforme del processo penale e civile. Potrebbe almeno chiedere al suo presidente di commissione Ostellari di aggiornarlo. Quindi possiamo informare Salvini che questo Parlamento farà riforme in ambito di Giustizia e al momento, salvo suo diverso avviso, anche con il contributo della Lega”

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