“Ho il pos scarico”, la scusa del tassista che voleva obbligare Selvaggia Lucarelli a pagare la corsa in contanti | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-04

La giornalista ha immortalato la lunga discussione a bordo del mezzo e ha pubblicato il filmato sui social. Poi il “lieto fine”: all’improvviso, compare il pos del fratello e il pagamento viene accettato

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Era salita a bordo di quel taxi nei pressi del Duomo di Milano. Poi, a fine corsa, il tassista le ha detto di avere il “pos scarico” e, di conseguenza, di poter accettare solamente pagamenti in contanti. Alla fine, però, il colpo di scena: quel dispositivo che serve per ricevere un pagamento elettronico (attraverso una carta di credito o un bancomat) magicamente compare sulla scena. Il tutto è stato ripreso da Selvaggia Lucarelli, protagonista di questo botta e risposta (con l’autista che ha addirittura paventato l’arrivo delle forze dell’ordine, che avrebbero inevitabilmente datogli torto per via della legge vigente) poi pubblicato in rete.

Selvaggia Lucarelli discute con un tassista con il “pos scarico”

Nel video di oltre tre minuti, la giornalista parla con il tassista che pretendeva da lei il saldo della corsa in contanti. L’uomo alla guida di quel taxi, infatti, le aveva detto – solo una volta arrivati a destinazione – di aver il pos scarico e dunque non era possibile per lui ricevere pagamenti elettronici. Ricordiamo, come abbiamo già raccontato in precedenti episodi (come quelli che hanno visto come protagoniste prima la ginnasta Carlotta Ferlito e poi CamiHawke), che per i taxi – e da fine giugno per tutti gli esercenti – è obbligatoria l’accettazione dei pagamenti attraverso carte di credito o bancomat anche per piccole cifre.

Sta di fatto che, dopo una lunga discussione – con il tassista che ha paventato anche l’arrivo dei carabinieri -, alla fine è arrivato il colpo di scena: il pos scarico viene sostituito da uno carico che lo stesso autista dice non essere di sua proprietà:

“Il pos di mio fratello, che è anche il mio socio. Non c’è bisogno di far precipitare le cose in questo modo”.

Insomma, quel pos c’è sempre stato e fa cadere tutta la narrazione sull’impossibilità di ricevere il pagamento elettronico per saldare la corsa.

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