«L’Islam non appartiene alla Germania»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-05-03

Alternativa per la Germania lancia il suo manifesto anti-immigrati in alternativa alla linea politica di Angela Merkel

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Il partito della destra xenofoba tedesca Alternative für Deutschland (AfD) va a congresso con una posizione netta: contro immigrati e Islam, in alternativa al potere di Angela Merkel. Il Corriere della Sera racconta oggi l’iniziativa politica di Frauke Petry:

In due giorni di congresso a Stoccarda, i 2.400 delegati della formazione guidata da Frauke Petry hanno approvato un testo che prevede il divieto di costruire minareti e chiamare i fedeli alla preghiera con il canto del muezzin, di indossare il velo integrale, di finanziare con fondi stranieri moschee e fondazioni musulmane. Inconciliabilità totale, nessuna concessione ai «simboli del potere islamico» che favoriscono una sovrapposizione tra vita pubblica e religiosità privata estranea ai valori dell’Occidente cristiano e laico invocati dagli oratori. La platea ha respinto le timide proposte di dialogo e applaudito gli interventi più radicali, che toccavano le corde dell’identità nazionale e dell’orgoglio per una storia irriducibile al solo passato nazista. Oltre all’inquietudine per la crisi migratoria che nel 2015 ha 4 Milioni: i musulmani in Germania (il 5% della popolazione, in maggioranza di origini turche).

afd musulmani

Oltre un milione le domande d’asilo 2015 portato nel Paese un milione di richiedenti asilo, c’è anche questo «patriottismo sano» che invita ad alzare la testa e respinge la «Germania del 1968 infettata dalla sinistra rosso-verde» dietro l’ascesa di un partito euroscettico fondato solo tre anni fa e assestatosi su posizioni sempre più nettamente anti immigrati. Così AfD è schizzato dal 3 al 14% diventando la terza forza politica nei sondaggi, non rappresentata al Bundestag ma nei Parlamenti di sei Länder su sedici. «Eppure 2015 ci davano per finiti» esulta Petry, la leader che ha trovato la sintesi tra l’ala nazionalista-popolare più radicata nell’ex Ddr e l’anima liberal-conservatrice dell’Ovest.
«Un Islam ortodosso, che non rispetta il nostro ordine e pretende di combatterlo, che aspira a imporre la sua religione sulle altre, non è costituzionale» recita il documento. Immediate le reazioni. «Linea pericolosamente incendiaria» commenta la sottosegretaria del governo con delega all’Immigrazione Aydan Özoguz. Un fenomeno che i conservatori della cancelliera dovranno arginare in vista delle elezioni del 2017. «I partiti cristiani offrano ai cittadini una visione di futuro» dice Horst Seehofer, capo degli alleati bavaresi della Csu. E l’Unione cristianodemocratica di Angela Merkel: «AfD è un partito anti tedesco, autoritario e che guarda al passato».

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