Opinioni
L'interrogazione dei 5 Stelle a Fermo che difende Amedeo Mancini
dipocheparole 27/09/2016
Il MoVimento 5 Stelle di Fermo era già finito nei guai per la fotografia che ritraeva Amedeo Mancini, accusato di omicidio preterintenzionale nel caso della morte di Emmanuel Namdi, insieme al consigliere comunale Mirko Temperini. Oggi, mentre i risultati della perizia del RIS sembrano smentire la ricostruzione dei testimoni oculari su quanto accaduto (sul paletto non […]
Il MoVimento 5 Stelle di Fermo era già finito nei guai per la fotografia che ritraeva Amedeo Mancini, accusato di omicidio preterintenzionale nel caso della morte di Emmanuel Namdi, insieme al consigliere comunale Mirko Temperini. Oggi, mentre i risultati della perizia del RIS sembrano smentire la ricostruzione dei testimoni oculari su quanto accaduto (sul paletto non è stato trovato il DNA di Emmanuel Nnamdi, ma soltanto quello di Mancini), fa discutere l’interrogazione presentata dai grillini in relazione all’accaduto, evidentemente scritta prima degli ultimi sviluppi, si chiede testualmente all’Amministrazione Comunale di Fermo se non sia il caso “di aprire un contenzioso per richiesta danni all’immagine della città verso chi dovesse essere ritenuto responsabile della strumentalizzazione mediatica del grave fatto”. Perché, come scrivono in premessa i grillini, sarebbe stata messa in atto da alcuni soggetti “una speculazione mediatica ai danni dei cittadini fermani” che avrebbe “creato alla città un danno d’immagine difficilmente sanabile dal punto di vista turistico e culturale“. Insomma, il problema è chi ha parlato male della città, non chi ha ucciso:
La foto risale allo scorso aprile e nella didascalia è scritto che Mancini firmò per la lista del M5S di Fermo, anche se non è un attivista dei 5 Stelle come precisato successivamente dai grillini fermani. Temperini qualche giorno dopo l’omicidio aveva condiviso su Facebook questo status del MoVimento 5 Stelle Fermo:
Il gruppo di Fermo del movimento 5 stelle si stringe intorno alla famiglia del Sig.Emmanuel.
Condanniamo ogni forma di violenza in nome di qualsivoglia idea politica, religiosa, etnica o sessuale.
Chiediamo a tutte le forze politiche, civili e religiose di guardare alla gravità dell’accaduto prendendone spunto per unirci nel prevenire episodi del genere frutto di una erronea cultura dello straniero. Chi fugge dalle guerre, spesso allestite proprio per interessi dell’occidente, deve essere accolto e aiutato ad iniziare una nuova vita nel rispetto della vita stessa, della libertà di pensiero, di parola e dignità in quanto essere umano.
Ma l’integrazione non può essere intesa come disequilibrio di attenzioni tra cittadini italiani e migranti.
Fermo e i suoi cittadini sono da sempre stati fonte di ispirazione per altruismo, accoglienza e disponibilità e come tale vogliamo manifestarci ed essere rappresentati.
Fatti luttuosi, come quello avvenuto ieri, meriterebbero una maggiore e migliore analisi rispetto a quelle che stanno circolando sui media in queste ore.
il M5S di Fermo diramò all’epoca una nota ufficiale sulla sua pagina facebook:
OGGETTO: Nota alla pubblicazione dell’articolo dal titolo “L’ultrà offre una casa alla moglie del nigeriano ucciso”
I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo Movimento 5 Stelle Fermo, in merito all’articolo in oggetto, pubblicato in data odierna sull’edizione cartacea del vs giornale, precisano che il sig. Amedeo Mancini non è un attivista del Movimento 5 Stelle, al contrario di quanto vuole far credere l’articolo in questione.
Al contrario ha fatto campagna elettorale ed è stato rappresentante di lista per un’altra forza politica.
Il M5S è ed è sempre stato contrario ad ogni forma di intolleranza, lo è nei fatti prima ancora che nelle parole perché il razzismo si combatte ogni giorno nei nostri comportamenti e non nelle passerelle.
Mochi Marco – Mirko Temperini
Consiglieri Comunali M5S Fermo