In Liguria abbonamenti ai mezzi pubblici con il nome d’elezione per le persone transgender

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-21

Con il voto unanime del Consiglio della Regione Liguria gli abbonamenti ai mezzi pubblici potranno essere emessi col nome d’elezione delle persone transgender

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Per evitare il coming out forzato di fronte a situazioni come quelle di un controllo a bordo, in Liguria le persone transgender avranno la facoltà di avere i propri abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico con indicata la propria identità. Il diritto all’autodeterminazione della persona diventa questione centrale per la Regione: il consiglio ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal Partito democratico che impegna la giunta e il presidente Giovanni Toti – ex forzista – ad avviare le procedure per agevolare le persone transgender.

In Liguria abbonamenti ai mezzi pubblici con il nome d’elezione per le persone transgender

Luca Garibaldi, capogruppo Pd che ha presentato la proposta, l’ha definita “un passo in avanti verso la difesa dei diritti, la riduzione delle discriminazioni, il rispetto dell’identità di genere e della privacy”. “Con l’ordine del giorno – ha aggiunto – si apre un percorso per valutare le procedure più idonee a garantire l’erogazione di abbonamenti nominativi verificabili alle persone transgender con il proprio nome di elezione. Inoltre si prevede la possibilità di corsi di formazione del personale addetto al controllo per garantire la tutela della privacy. In questo modo le persone transgender non sarebbero costrette a fare coming out forzato nel momento in cui devono dimostrare la propria identità a delle persone estranee”.

Ferro (ass. Pari opportunità): “Spesso coming out forzato”

Simona Ferro, assessora alle Pari opportunità della Regione, conosce bene il problema: “Molto spesso esistono situazioni in cui il coming out è quasi forzato dalle circostanze. Rientra tra i poteri del controllore, in quanto pubblico ufficiale, verificare se vengano poste in essere violazioni, redigere verbali di contestazione e chiedere le generalità del passeggero. Chi si rifiutasse di fornirle o ne fornisse di false, commetterebbe reato”. In ogni caso, assicura l’assessora, “è opportuno specificare come i controllori che operano nel tpl ligure siano seri professionisti abituati a gestire situazioni complesse e hanno, nella maggior parte, la dovuta preparazione e sensibilità per comprendere una situazione che richiede attenzione quale è la verifica del titolo di viaggio di chi è transgender”.

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