Politica
Ronzulli contro il reintegro dei medici no-vax: “Così i vaccinati si sentono sconfitti”
Asia Buconi 01/11/2022
Licia Ronzulli in un’intervista a La Stampa ha criticato la decisione presa dal Governo Meloni di reintegrare i medici no vax
Oltre alla discussissima norma anti-rave, ieri col primo decreto del Governo Meloni sono passate pure novità in tema di Giustizia e Sanità. Per quel che riguarda questo ultimo aspetto, la principale svolta è stata quella sulla gestione del Covid, con l’esecutivo che ha abolito da oggi primo novembre l’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie. Una decisione, questa, che ha sollevato parecchie polemiche anche all’interno della coalizione di Centrodestra, che sembra procedere disunita praticamente su ogni nodo cruciale.
Licia Ronzulli: “Così i vaccinati si sentono sconfitti dai no vax”. Insorge l’Anaao Assomed
Nello specifico, a sollevare dubbi e perplessità è stata la capogruppo al Senato di Forza Italia Licia Ronzulli, che in un’intervista a La Stampa ha criticato la decisione presa dal Governo Meloni e ha detto: “Forse si sarebbe potuta attendere la scadenza naturale della misura, il 31 dicembre, così da evitare che la maggioranza silenziosa di chi, onorando il camice, si è responsabilmente vaccinato si sentisse sconfitta dalla minoranza chiassosa dei No vax. Ma se lo chiede a me, chi è No vax, e quindi va contro la medicina e la scienza, non dovrebbe operare in campo sanitario”.
Poi, quando le è stato chiesto se questa misura non rischia di strizzare l’occhio ai no-vax, Ronzulli ha risposto: “No, ma è il messaggio che potrebbe passare rivedendo di punto in bianco le norme che regolano la somministrazione dei vaccini. È anche per questo che auspico un processo graduale per il superamento delle misure anti-covid. La delegazione di Forza Italia su questo non getterà la spugna“.
Nel frattempo, contro la decisione del Governo Meloni si è sollevato pure l’Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri maggiormente rappresentativo, col segretario nazionale Pierino Di Silverio che ha chiesto chiaramente di “non assegnare i medici e i sanitari non vaccinati contro il Covid-19, e reintegrati negli ospedali, ai reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio”.