Il dietrofront del liceo Cicognini dopo aver ammesso le coppie gay al ballo delle debuttanti

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-11

Un sondaggio tra gli studenti del Liceo Cicognini di Pisa ha evidenziato che la maggioranza è d’accordo a mantenere il ballo nella sua forma tradizionale, accoppiando uomini e donne

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Non è ancora detta l’ultima parola sull’apertura alle coppie omosessuali del ballo delle debuttanti del Convitto Cicognini di Prato. Dopo che lo scorso lunedì il collegio dei docenti e il consiglio di amministrazione avevano deliberato all’unanimità in favore dell’istanza della giovane studentessa che si sentiva discriminata dal regolamento scolastico che non prevedeva di portare all’evento persone dello stesso sesso, un sondaggio indetto all’interno della scuola ha rimesso tutto in gioco. I 397 alunni chiamati a scegliere tra un ballo “Secondo il format dei balli di sala” e uno “Aperto a tutte le coppie liberamente formate” hanno preferito per il 50,1% di mantenere il ballo nella sua forma tradizionale, accoppiando uomini e donne.

L’incredibile dietrofront del liceo Cicognini dopo aver ammesso le coppie gay al ballo delle debuttanti

La preside Giovanna Nunziata ha annunciato che oggi il risultato del sondaggio verrà discusso in sede collegiale: “Non è una retromarcia, la maggioranza dei ragazzi si è espressa e bisogna tenerne conto. Non passi il concetto che sono omofobi perché non accettano le coppie liberamente formate: in questi giorni i miei studenti sono stati esposti a una gogna mediatica. Serve tempo per cambiare le cose. Vedremo cosa decideranno gli organi collegiali”. Si arricchisce di una nuova pagina e di un nuovo ostacolo quindi la battaglia di tutti gli studenti e le studentesse omosessuali (e di chi supporta la causa) al Liceo Cicognini.

Una lotta estenuante per un diritto basilare

Una lotta iniziata a novembre scorso, quando in assemblea di istituto per la prima volta era arrivata la richiesta di modificare il regolamento scolastico. In quell’occasione la maggioranza si schierò contro, ma la domanda fu reiterata nel mese di febbraio. Un mese dopo, il 24 marzo, si tenne un forum scolastico con la partecipazione di Arcigay Prato-Pistoia l’Asterisc*, il cui presidente Marco Del Tongo definì in una lettera inviata a Nunziata il regolamento scolastico “negativo e discriminatorio”.

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