Attualità
Libero razzista e la quarantena alla napoletana
neXtQuotidiano 03/04/2020
Pietro Senaldi in prima pagina commenta la quarantena “alla napoletana” e una foto del mercato Ballarò di Palermo. Ma gli scatti di Torino, Milano, Genova non li ha visti?

Anche oggi Libero non rinuncia alla razzistata della giornata con la discesa in campo del suo direttore Pietro Senaldi in prima pagina a commentarci la quarantena “alla napoletana”. La scusa per mettere nel mirino il Sud e dare ragione a Vincenzo De Luca e al suo lanciafiamme sono due fotografie con le strade di Napoli “piene di gente (però con indosso la mascherina protettiva…)” e uno scatto del mercato Ballarò di Palermo con clienti e bancarelle nonostante i divieti.
Libero razzista e la quarantena alla napoletana
Libero parla di tradizione che batte la paura e racconta di non meglio precisati traffici di pastiere e pizze clandestine mentre annuncia che per la Settimana Santa si temono processioni nei paesi. Tutto al Sud, naturalmente, e già che c’è ricorda anche l’Esodo al Sud dei primi giorni della quarantena che ha portato il Coronavirus nel Mezzogiorno.
Il problema di Senaldi è che non è in grado di vedere al di là del suo naso e degli stereotipi. Proprio ieri il governatore del Piemonte Cirio ha infatti annunciato un giro di vite perché nella sua regione (e non a Napoli) vede troppa gente in giro:
Sempre ieri il governatore della Liguria Giovanni Toti ha detto la stessa cosa dei suoi conterranei:
Ma le storie sulla quarantena non rispettata arrivano anche da altri luoghi. Come ad esempio Milano:
Continuano ad arrivarmi testimonianze di persone, ormai ogni giorno, che mi raccontano di vedere tanta, troppa, gente in giro a Milano di giorno.
Gran parte della Lombardia sanguina, e l’altra parte che se ne sbatte.
Impensabile.— Alessandro Sansone (@AleSans1) April 2, 2020
Dove anche il sindaco Giuseppe Sala si lamenta pubblicamente:
Rientrando a Palazzo Marino ho visto abbastanza gente in giro e voglio ridirlo: stiamo a casa, questi sono giorni in cui non mollare. Dei segnali di miglioramento si vedono, ma non possiamo sprecare gli sforzi fatti fino a oggi.#Covid_19
— Beppe Sala (@BeppeSala) April 1, 2020
Infine, se Libero avesse una memoria che dura più di mezza giornata, ricorderebbe anche il meraviglioso assembramento di giornalisti alla conferenza stampa di inaugurazione dei 12 (o 24?) posti letto dell’ospedale della Fiera di Milano:
Ma per farlo bisognerebbe guardare un po’ più in là del proprio naso. E poi Vittorio Feltri chi lo sente?