“Liberatela, abbiate pietà della bambina”, l’appello di Piera Maggio ai rapitori della piccola Elena Del Pozzo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-14

La madre di Denise Pipitone lancia un messaggio ai tre uomini che hanno portato via la bimba in provincia di Catania

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Una storia che, inevitabilmente, ha riportato alla mente quel che accadde il 1° settembre del 2004 a Mazara del Vallo. Sia per l’assenza di ulteriori indicazioni, sia per gli esiti delle prime indagini sul rapimento della piccola Elena Del Pozzo. La bimba di quattro anni (ne compierà 5 a luglio) è stata sottratta dalle braccia della madre da tre uomini incappucciati nel pomeriggio di ieri a Tremestieri Etneo, nel Catanese. Stessa regione (seppur dal lato opposto) e quasi stessa età di Denise Pipitone, la bimba di cui si sono perse le tracce da quasi 18 anni. E per questo anche Piera Maggio ha deciso di lanciare un appello a chi ha rapito la bimba in provincia di Catania.

Elena Del Pozzo scomparsa, l’accorato appello di Piera Maggio ai rapitori

Attraverso la sua pagina Facebook, la madre di Denise Pipitone ha pubblicato la fotografia della piccola Elena Del Pozzo, con un messaggio rivolto a quei tre uomini incappucciati che nel pomeriggio di lunedì 13 maggio l’hanno bloccata e portata via per le strade di Tremestieri Etneo, mentre stava tornando a casa dall’asilo in compagnia della madre:

“Liberate Elena. Non fategli del male, lasciatela in qualche posto, anche vicino una chiesa in modo che la sua famiglia possa riabbracciarla! I bambini non si toccano! Tornate indietro sui vostri passi, prima che sia troppo tardi. Abbiate un minimo di pietà per questa bambina”.

Della piccola Elena, da lunedì pomeriggio, non si sa più nulla. Non è arrivata nessuna richiesta di riscatto, come confermato dallo stesso Procuratore di Catania. Nella notte sono stati sentiti i genitori della bambina, i parenti e gli amici di famiglia per cercare di capire se quanto accaduto sia da attribuire a tensioni familiari o ad altro. Nel frattempo, le ricerche continuano con posti di blocco sparsi per tutta la provincia catanese e sopralluoghi anche con l’utilizzo di elicotteri.

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