Elena Del Pozzo, la bambina di 5 anni rapita lunedì pomeriggio in provincia di Catania

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-14

Secondo i racconti dei testimoni, a portala via da quell’abitazione di Tremestieri Etneo sarebbero stati tre uomini incappucciati

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Si sono presentati, intorno alle ore 15 di lunedì 13 giugno, per le strade di campagna di Tremestieri Etneo, una piccola cittadina nel Catanese. Tre uomini incappucciati hanno fermato la piccola Elena Del Pozzo e la madre, mentre le due stavano tornando dall’asilo frequentato dalla bambina che a luglio compirà 5 anni. I malviventi hanno minacciato la donna e hanno rapito la figlioletta di cui, da quel momento, si sono perse le tracce. E ora la Procura di Catania e le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire cosa è accaduto, in attesa che i rapitori si facciano vivi.

Elena Del Pozzo, la bambina rapita a Tremestieri Etneo (Catania)

Per il momento, a quasi 20 ore dal rapimento, non è pervenuta alcuna richiesta di riscatto e questo – secondo lo stesso Procuratore di Catania – sta portando le indagini (che sono ancora in fase preliminare dopo aver sentito i racconti del padre, della madre e degli altri familiari della piccola Elena Del pozzo) a virare su ipotesi che non coinvolgano il rapimento a fine (economicamente) ritorsivo o il coinvolgimento della criminalità organizzata locale.

Nel frattempo, gli stessi inquirenti hanno permesso ai media di diffondere due scatti della bambina in modo tale da rendere noto il suo volto e consentire a tutti di inviare eventuali segnalazioni in caso di avvistamento. E si tratta di due scatti: il primo mostra Elena Del Pozzo a scuola; il secondo, invece, è un frame sfocato in cui non si riesce a vedere bene il volto della piccola, ma può essere utile per mostrare i vestiti indossati dalla bimba. Quello “scatto”, infatti, risale a pochi istanti prima del rapimento. “Siamo in una fase delicata e non possiamo dare alcuna informazione, può solo escludersi la finalità di riscatto”, ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Al vaglio degli inquirenti, dunque, non sembra esserci la pista della criminalità organizzata e del rapimento per chiedere un riscatto.

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