Lewandowski appoggia la decisione della Polonia di non giocare contro la Russia: “Impossibile far finta di niente”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-26

Il calciatore del Bayern Monaco e capitano della Polonia Robert Lewandowski appoggia la decisione della Federcalcio del suo Paese di non voler disputare il match di qualificazione ai Mondiali contro la Russia previsto per il prossimo 24 marzo a Mosca

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Tanti i volti dello sport che prendono una posizione, più o meno comoda, sulla guerra in Ucraina e l’invasione da parte della Russia. Dopo il gesto forte del tennista russo Rublev che ha “firmato” una telecamera con la scritta “No war, please” dopo aver staccato il pass per la finale di Dubai, è il turno del calciatore Robert Lewandowski. La sua Polonia ha dichiarato l’intenzione di non voler giocare la partita di playoff con la Russia per le qualificazioni ai Mondiali di calcio in Qatar prevista per il prossimo 24 marzo a Mosca. Un annuncio della Federcalcio di Varsavia che recita: “L’escalation militare che stiamo osservando è associata a gravi conseguenze e a una significativa riduzione del livello di sicurezza per le nostre rappresentanze e delegazioni ufficiali”. “Basta chiacchiere, è ora di agire”, ha scritto il presidente della federazione polacca Cezary Kulesza su Twitter.

Lewandowski appoggia la decisione della Polonia di non giocare contro la Russia: “Impossibile far finta di niente”

Parole alle quali si è agganciato Lewandowski per un commento: “È la giusta decisione. Non posso immaginare di giocare una partita contro la Russia in una situazione in cui continua l’aggressione militare all’Ucraina. I giocatori e i tifosi russi non sono responsabili di questo, ma non possiamo pretendere di far finta che non stia succedendo nulla”.


Alla Fifa è giunta inoltre una richiesta di chiarimenti congiunta da Polonia, Svezia e Repubblica Ceca, i paesi che potrebbero trovarsi a dover andare in Russia per gli spareggi di accesso alla Coppa del Mondo. L’organismo che controlla il calcio nel mondo non ha preso provvedimenti ufficiali.

Un altro calciatore polacco, lo juventino Wojciech Szczesny, si è esposto su Instagram: “Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei lavoratori sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente. Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina ha dichiarato guerra non solo all’Ucraina ma anche a tutti i valori che l’Europa rappresenta”. Il giocatore georgiano del Cska Mosca, Toko Shengelia, ha annunciato la decisione di lasciare il club: “Lo faccio in segno di protesta contro l’invasione russa in Ucraina – ha dichiarato in un’intervista al giornale del suo Paese Commersant – perché non ritengo possibile continuare a giocare per il club dell’esercito russo”.

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