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“Ministro, mi spieghi le botte”, la lettera dello studente picchiato alla manifestazione per Lorenzo Parelli
neXtQuotidiano 31/01/2022
Uno degli studenti feriti dalla polizia durante le manifestazioni contro l’alternanza scuola-lavoro ha scritto una lettera – pubblicata da La Stampa – per chiedere a Lamorgese il perché di quelle cariche

Ismaele, un giovane che ha partecipato alle manifestazioni studentesche nate dopo la morte in alternanza scuola-lavoro di Lorenzo Parelli, ha affidato a una lettera – pubblicata dal quotidiano La Stampa dal titolo “Ministro, mi spieghi le botte” – la sua frustrazione per la violenta repressione messa in pratica dalla polizia. “Domenica sono stato colpito alla testa – ha scritto – da una manganellata durante una manifestazione per la morte di Lorenzo Parelli, io e altri 3 ragazzi abbiamo riportato ferite suturate con dei punti. Sempre domenica al Pantheon la polizia ha caricato gli studenti con una violenza inaudita e senza un valido motivo. A Torino, durante altre manifestazioni studentesche, venerdì scorso, ci sono stati 20 feriti tra cui due gravi”.
Dopo Torino, Milano. La violenza dello Stato contro studenti 16enni. Incredibile. pic.twitter.com/jVis9WaLmj
— RadioGenova (@RadioGenova) January 28, 2022
“Ministro, mi spieghi le botte”, la lettera dello studente picchiato alla manifestazione per Lorenzo Parelli
Secondo alcune dichiarazioni rilasciate a Open dalla Questura di Roma i manifestanti avrebbero lanciato petardi sulle forze dell’ordine, rendendo necessario un intervento di forza. “Non possiamo parlare di incidente. Ciò è successo perché gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono 4 lavoratori ogni giorno”, la posizione di Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti. “Sorgono doverosi dubbi – continua l’appello di Ismaele – sullo stato di salute della nostra democrazia. La responsabilità è della ministra Lamorgese, alla quale va chiesto conto e ragione della condotta muscolare delle forze dell’ordine in dinamiche di piazza di solito gestite nella totale tranquillità e calma”. Stando alla versione degli studenti, a Torino ci sarebbero stati almeno una ventina di contusi, alcuni dei quali hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza. Una ragazza è svenuta dopo essere stata colpita alla testa. L’obiettivo dichiarato delle manifestazioni è “chiedere l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, che sta trasformando la scuola pubblica italiana in un’azienda o in ufficio di collocamento”. Attacchi quindi al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, “responsabile politico perché non diverso da Azzolina, Fioramonti e Fedeli”, che hanno istituito e mai rinunciato alla riforma.