“Ministro, mi spieghi le botte”, la lettera dello studente picchiato alla manifestazione per Lorenzo Parelli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-31

Uno degli studenti feriti dalla polizia durante le manifestazioni contro l’alternanza scuola-lavoro ha scritto una lettera – pubblicata da La Stampa – per chiedere a Lamorgese il perché di quelle cariche

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Ismaele, un giovane che ha partecipato alle manifestazioni studentesche nate dopo la morte in alternanza scuola-lavoro di Lorenzo Parelli, ha affidato a una lettera – pubblicata dal quotidiano La Stampa dal titolo “Ministro, mi spieghi le botte” – la sua frustrazione per la violenta repressione messa in pratica dalla polizia. “Domenica sono stato colpito alla testa – ha scritto – da una manganellata durante una manifestazione per la morte di Lorenzo Parelli, io e altri 3 ragazzi abbiamo riportato ferite suturate con dei punti. Sempre domenica al Pantheon la polizia ha caricato gli studenti con una violenza inaudita e senza un valido motivo. A Torino, durante altre manifestazioni studentesche, venerdì scorso, ci sono stati 20 feriti tra cui due gravi”.

“Ministro, mi spieghi le botte”, la lettera dello studente picchiato alla manifestazione per Lorenzo Parelli

Secondo alcune dichiarazioni rilasciate a Open dalla Questura di Roma i manifestanti avrebbero lanciato petardi sulle forze dell’ordine, rendendo necessario un intervento di forza. “Non possiamo parlare di incidente. Ciò è successo perché gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono 4 lavoratori ogni giorno”, la posizione di Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti. “Sorgono doverosi dubbi – continua l’appello di Ismaele – sullo stato di salute della nostra democrazia. La responsabilità è della ministra Lamorgese, alla quale va chiesto conto e ragione della condotta muscolare delle forze dell’ordine in dinamiche di piazza di solito gestite nella totale tranquillità e calma”. Stando alla versione degli studenti, a Torino ci sarebbero stati almeno una ventina di contusi, alcuni dei quali hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza. Una ragazza è svenuta dopo essere stata colpita alla testa. L’obiettivo dichiarato delle manifestazioni è “chiedere l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, che sta trasformando la scuola pubblica italiana in un’azienda o in ufficio di collocamento”. Attacchi quindi al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, “responsabile politico perché non diverso da Azzolina, Fioramonti e Fedeli”, che hanno istituito e mai rinunciato alla riforma.

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