«Ma lo sa il PD quanti elettori perde quando tiene Lotti, Boschi e Renzi?»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-16

Una lettera pubblicata da Concita De Gregorio su Repubblica fa arrabbiare i renziani, che accusano il quotidiano di volerli cacciare

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Una lettera pubblicata nella rubrica di Concita De Gregorio fa arrabbiare i renziani del Partito Democratico, dopo la polemica nata per i posti nella segreteria di Zingaretti. La lettera è firmata da Daniela Lucchesi, 67 anni, di Lucca:

«Sono sempre stata di sinistra e ho votato sempre da quella parte ma non avevo mai preso tessere, non mi piacciono da nessuna parte, sono cristiana, il Battesimo è la mia tessera. Invece, dopo le elezioni perse, come Calenda, ho fatto la tessera al Partito Democratico e ho cominciato a partecipare alle riunioni di una sede vicina a me. Accolta con indifferenza, ho ascoltato i discorsi banali e scontati dei partecipanti abituali che si conoscono tutti e sono sempre gli stessi e sono sempre tornata a casa avvilita. Sono stata a un’altra riunione. Argomento elezioni europee e amministrative, e dopo un’introduzione eccellente, nonostante la mia timidezza innata, ho alzato la mano e senza il consenso ho accennato alla questione morale, in questo caso di Luca Lotti. Infastiditi mi hanno detto che l’argomento non era all’ordine del giorno e altri dovevano parlare, allora ho chiesto se me ne dovevo andare e dopo averci pensato su sono rimasta. Quindi ho ascoltato una decina di interventi in cui tutti dicevano gli errori fatti dal partito nel non attrarre e ascoltare la base, ma si vede che io non sono base. Ma lo sa il Pd quanti elettori perde quando tiene con sé Luca Lotti, Maria Elena Boschi e anche Matteo Renzi? Non sono loro che se ne devono andare, è il partito di sinistra che li deve allontanare e invece chiamare a sé i giovani, parlare con Fratoianni, parlare con i giovani di Potere al popolo, invitarli a piccole e grandi riunioni, confrontarsi».

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Luca Lotti a colloquio con Matteo Renzi

«Ci sono casi in cui l’apparenza è sostanza e io non posso dimenticare la barca di D’Alema, l’arroganza di Renzi, i maglioncini di Bertinotti, ricordiamoci che la ricchezza e la sua ostentazione non sono di sinistra. E non confondiamo quanto dico con l’ipocrisia, non dico di essere falsamente umili, dico che chi si sente vicino a chi ha meno non può discostarsi da un modo di vivere semplice e pulito. Ora Luca Lotti fa la vittima e si toglie di mezzo, spero che Zingaretti, che io ho votato nonostante che qui a Lucca non piacesse, non lo ringrazi ma gli dica: ‘Finalmente hai fatto quello che dovevi’. Se vogliono che la base sia importante la ascoltino. Io sono base e non voglio Lotti, Boschi, Renzi e i suoi amici e le loro macchinazioni, gli incontri privati, le trattative ecc. Non mi sono mica scordata quando a Renzi serviva anche uno come Verdini. E parlava in segreto con Berlusconi».

luciano nobili

La lettera è diventata un argomento di dibattito nel PD: “Ho profondo rispetto per i giornali e i giornalisti. Sempre. Però non posso non dire che il pezzo di oggi firmato da Concita de Gregorio oggi su un quotidiano tanto importante come Repubblica l’ho trovato vergognoso”, ha dichiarato Luciano Nobili, deputato e presidente di Sempreavanti, durante la prima convention nazionale dell’associazione renziana in corso ad Assisi. “Sostenere, sulla base di una lettera ricevuta, che non solo che Luca Lotti Maria Elena Boschi e Matteo Renzi se ne devono andare dal Pd ma addirittura chiedere che vengano allontanati è inaccettabile. Per far spazio al nulla che c’è alla nostra sinistra, poi. Se posso dare un consiglio a Zingaretti, non ceda alla tentazione di dargli retta e provare a vedere quanti voti prende un Pd senza Renzi e tutti noi. Non farebbe un buon affare”, conclude.

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