La lenta estinzione del Sud Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-29

Il rapporto Svimez: la recessione dura dal 2008, ogni anno emigra un’intera città. Nel solo 2013 persi 282mila posti di lavoro. LaCalabria è la regione più povera

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La Stampa e il Sole 24 Ore illustrano con alcune infografiche il rapporto Svimez che racconta la lenta ma progressiva estinzione del Sud Italia: dalle nascite in declino, un numero che non si trovava dagli anni successivi alla guerra, al crollo dell’occupazione e del PIL pro capite nelle regioni del mezzogiorno. Tra il 2008 e il 2013, 985mila persone hanno perso il posto di lavoro in Italia e più della metà, 583mila, sono residenti nel Mezzogiorno. Nel Sud, pur essendo presente appena il 26% degli occupati italiani si concentra il 60% delle perdite determinate dalla crisi. Nel solo 2013 sono andati persi 478mila posti di lavoro in Italia, di cui 282mila al Sud. Di conseguenza gli occupati del Sud per la prima volta nella storia sono 5,8 milioni, il livello più basso almeno dal 1978, anno da cui sono disponibili le serie storiche basi di dati.

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