L’ennesima follia di Fognini: sbaglia un colpo e si dà del “fr*cio” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-28

Ancora una volta, il tennista italiano si rende protagonista di episodi spiacevoli. Anche alle Olimpiadi, durante il match perso contro Medvedev

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Non si può parlare di trance agonistica e di rabbia dettata dal momento. Perché quando si è portati a pronunciare, per biasimarsi dopo una risposta sbagliata, determinate parole durante una partita del torneo di Tennis alle Olimpiadi vuol dire che la propria forma mentis è dialetticamente improntata su quel vocabolario. E così Fabio Fognini, oltre ad abbandonare il torneo a Cinque Stelle perdendo agli ottavi contro il russo Daniil Sergeevič Medvedev, esce di scena facendo una brutta figura a livello mondiale. Il tutto riassunto in questi dieci secondi di follia che, in un altro frangente del gioco, hanno portato anche alla “classica” distruzione di una racchetta scagliata con forza a terra.

Fognini e la sua pessima uscita (non solo sportiva) a Tokyo 2020

“Sei un fr*cio, sei un fr*cio”, ha gridato dopo aver spedito sul net una risposta al servizio del rivale russo (che gioca sotto la bandiera ROC, come spiegato in questo articolo). Poi, mentre chiede la pallina alla raccattapalle (non spettava a lui la battuta, quindi poi l’ha presa e l’ha scagliata lontano con la sua racchetta), ha rincarato la dose: “Sei un fr*cio perché devi tirare sopra la rete”. E far arrivare i propri colpi – di dritto o rovescio – nel capo avversario superando la rete è il principio alla base del tennis. Ma, ancora una volta, Fognini non si trattiene e si lascia andare in espressioni che non solo sono volgari, ma non hanno una qualsivoglia razionalità.

Non può neanche valere il principio che risponde alla logica del “è fatto così”. Perché nella sua carriera il tennista ligure si è già reso protagonista di “colpi di testa” che nulla hanno a che vedere con la racchetta. Solo lo scorso aprile, infatti, Fabio Fognini è stato squalificato a Barcellona per “verbal abuse” durante il match contro Bernabé Zapata Miralles. Due anni fa, a Wimbledon andò in scena l’ennesimo colpo di teatro durante il match contro Sandgren: “Ma è giusto giocare qua? Maledetti inglesi… Scoppiasse una bomba su sto circolo, una bomba deve scoppiare”.

Risultato? Una multa da 10mila sterline al termine della partita persa sul campo.

L’omofobia e la misoginia

Ma queste sembrano essere quasi inezie rispetto a quanto combinato nel 2017 agli US Open: la giudice di sedia del match contro il suo connazionale Travaglia, chiama “out” una palla che Fognini aveva giudicata “in” e si rivolge a lei con i classici e volgari insulti sessisti: “Sei una tr*ia e bocc*nara”.

Una lunga carriera fatta di alcuni momenti molto alti e rovinose cadute. E, per le seconde, non parliamo di sport.

(foto e video: da Eurosport)

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