Economia
L'elusione fiscale non sarà reato
neXtQuotidiano 14/12/2014
Le modifiche alla legge per attirare investitori ed evitare casi come quello di Dolce & Gabbana
L’elusione fiscale non sarà più reato, a differenza dell’evasione fiscale. Il governo punta alla semplificazione e alla modifica delle leggi in materia di fisco per attirare investimenti in Italia, secondo quanto racconta oggi Enrico Marro sul Corriere della Sera. Togliendo dal novero delle interessanze penali l’elusione fiscale, l’esecutivo è convinto di rendere così più facile investire in Italia da parte delle aziende straniere, oggi spaventate da casi come quello di Dolce & Gabbana, finiti fino in Cassazione per una storia di elusione. Spiega il Corriere:
Si tratta infatti di fare chiarezza su uno dei punti più controversi della legislazione fiscale, distinguendo nettamente l’evasione, passibile di sanzioni penali oltre che amministrative, dall’elusione, escludendo in quest’ultimo caso le conseguenze penali. Il riordino normativo è necessario per mettere fine a un contenzioso interpretativo, fonte di incertezza, che scoraggia in particolare le multinazionali dall’investire in Italia. La bozza del provvedimento, in gestazione da diversi mesi, innanzitutto individuerà la fattispecie dell’abuso di diritto equiparandola a quella dell’elusione. Essa si configurerà quando le operazioni poste in essere dal contribuente sono prive di una ragione economica e sono invece volte essenzialmente a ottenere un indebito vantaggio fiscale.
In questo caso l’amministrazione fiscale contesterà l’abuso di diritto, ma non saranno previste sanzioni penali:
Il contribuente sarà tenuto a versare le imposte dovute e le relative sanzioni. Il contribuente, in contraddittorio con l’amministrazione, potrà dimostrare che le operazioni contestate dal Fisco hanno una ragione organizzativa ed economica e quindi non rientrato nell’elusione. Ma il contribuente potrà anche prevenire l’insorgere del contenzioso proponendo interpello all’amministrazione prima di mettere in atto le operazioni a rischio. I reati tributari dovrebbero invece scattare solo in caso di evasione fiscale, cioè quando c’è stata una violazione delle relative norme (come la frode fiscale). Per fare un esempio, se un’azienda crea dei fondi neri per non pagare le tasse è evidente che si tratta di evasione. Se invece vengono poste in essere fusioni o altre operazioni infragruppo che portano a una riduzione delle imposte, al massimo si potrebbe configurare l’abuso di diritto qualora tali operazioni siano state finalizzate principalmente a ridurre l’imposta e non abbiano ragioni organizzative ed economiche che le giustifichino.