Tutte le microtasse della Legge di Bilancio 2020

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-24

Aumenti di imposte ipotecarie e catastali; ritocco della cedolare secca; tasse sui giochi; plastic tax; sugar tax; bolli sui certificati penali; tassa sui prodotti inquinanti: gli incassi totali sono di 5 miliardi

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Ci sono nove microtasse nella Legge di Bilancio 2020 che, insieme, dovrebbero portare nove miliardi di gettito. L’elenco è contenuto in un documento riassuntivo del governo diffuso ieri sera e di cui parla oggi Repubblica. Molte delle misure fanno parte da tempo del pacchetto, altre sono nuove, di altre sono stati definiti i dettagli. Nell’ordine si tratta di:

  • aumenti di imposte ipotecarie e catastali;
  • ritocco della cedolare secca;
  • tasse sui giochi;
  • plastic tax;
  • sugar tax;
  • bolli sui certificati penali;
  • tassa sui prodotti inquinanti;
  • più caro il diesel per i veicoli da trasporto Euro3 e Euro 4 dal 2021;
  • tassa sul fumo delle sigarette elettroniche e tradizionali per 200 milioni.

La cedolare sarà confermata e resa strutturale, ma l’aliquota salirà al 12,5% dal 10%, secondo quanto si legge nello schema della manovra che ricorda come la cedolare secca al 10% sarebbe scaduta quest’anno e l’aliquota sarebbe passata al 15% in assenza di interventi.

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Decreto fiscale, entrate e uscite (Il Sole 24 Ore, 24 ottobre 2019)

Dallo schema prende forma la tassa sul fumo, che riguarda sia le sigarette elettroniche sia quelle tradizionali: 160 milioni arriveranno da un aumento di imposte su liquidi, bruciatori, trinciato e sigaretti e oltre 45 dalle sigarette. Si confermano la tassa sugli imballaggi di plastica, un euro per chilogrammo, che partirà dal primo giugno 2020, e l’aumento per i diesel euro3 ed euro4. In compenso, il governo è intenzionato a rinnovare il bonus cultura per i neomaggiorenni, ma l’investimento dovrebbe calare da 240 milioni a 160 milioni. Malgrado la minore disponibilità, Pd e Iv chiedono di fare in modo che la cifra a disposizione dei neo maggiorenni resti di 500 euro ma il rischio è che il bonus sia quasi dimezzato. Per riuscirci, puntano “sul fatto che non tutti i diciottenni lo hanno usato nel passato”. Infine, per il rinnovo dei contratti pubblici “il governo aggiungerà 225 milioni per il 2020 e 1,4 miliardi a regime dal 2021, che andranno ad aggiungersi agli 1,4 miliardi stanziati precedentemente per il 2020 e agli 1,75 stanziati precedentemente per il 2021. Si tratta in totale di 3,1 miliardi stanziati a regime per i rinnovi”.

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