La proposta di legge della Lega che aumenta a 5 anni la pena per chi ricorre alla maternità surrogata

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-02-07

La deputata della lega Anna Rita Tateo ha depositato alla Camera una proposta di legge per punire con “la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro” chiunque “realizzi, organizzi o pubblicizzi la commercializzazione di gameti o di embrioni”

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“Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni è punito con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 1,2 milioni a due milioni di euro. La surrogazione di maternità è vietata anche se commessa all’estero da cittadino italiano”. La Lega fa sul serio contro la pratica denominata erroneamente “utero in affitto” e deposita alla Camera una proposta di legge – prima firmataria Anna Rita Tateo – per inasprire le pene: in Italia la legge considera la gestazione per altri una pratica medica vietata, punita con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro.

La proposta di legge della Lega che aumenta a 5 anni la pena per chi ricorre alla maternità surrogata

Le pene andrebbero quindi a raddoppiare. A inizio gennaio Salvini aveva presentato una mozione “per chiedere al governo di impegnarsi per contrastare questa pratica, considerandola un vero e proprio reato da perseguire anche se commesso all’estero da cittadini italiani”. “Le conseguenze sociali, economiche e giuridiche che derivano dal ricorso alla pratica della maternità surrogata da parte di un numero sempre maggiore di coppie – si legge nel testo della proposta di Tateo – sono numerose e di difficile gestione, anche in Italia dove tale pratica è vietata. È pertanto, necessario attivarsi in tutte le sedi opportune per riconoscere e per tutelare in maniera omogenea negli ordinamenti nazionali e a livello internazionale i diritti delle donne e dei bambini oggetto di sfruttamento e di mercificazione e per porre fine a questa moderna forma di schiavitù”. L’obiettivo della Lega sarebbe quindi, con questa legge, “ostacolare qualunque pratica che possa configurare il traffico commerciale di bambini”.

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