Il Parlamento europeo vota un rapporto che definisce Orban “autocrate”. Ma Meloni e Salvini votano contro

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-15

Il voto contrario degli europarlamentari leghisti e meloniani al rapporto Ue di condanna all’Ungheria si è trasformato immediatamente in materiale da campagna elettorale

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L’Ue ha finalmente preso una posizione sull’illiberale Ungheria di Viktor Orbàn e lo ha fatto votando un rapporto di condanna al Paese, definito una “minaccia sistemica” ai valori fondanti europei. Il documento in questione è stato approvato con un’ampia maggioranza: 433 deputati si sono detti a favore, soltanto 123 hanno espresso parere contrario. Tra questi ultimi figurano pure Ecr e Id, forze che raggruppano parlamentari della Lega e di Fratelli d’Italia, che quindi si sono opposti all’approvazione del documento.

Pur trattandosi di un rapporto quasi simbolico, dato che non prevede l’adozione di alcuna misura in particolare, la sua approvazione rappresenta un chiaro segnale per il Consiglio e per la Commissione Europea. Si legge nella relazione (in riferimento all’Ungheria): “La mancanza di un’azione decisiva da parte dell’Ue ha contribuito all’emergere di un regime ibrido di autocrazia elettorale, ovvero un sistema costituzionale in cui si svolgono le elezioni ma manca il rispetto di norme e standard democratici”.

Lega e FdI contro il rapporto Ue di condanna all’Ungheria di Orban: le reazioni della politica italiana

Il voto contrario degli europarlamentari leghisti e meloniani al rapporto Ue di condanna all’Ungheria si è trasformato immediatamente in materiale da campagna elettorale, viste pure le accuse mosse in questi giorni alle forze di Centrodestra riguardo a una sempre più evidente vicinanza ad Orban. Una delle prime voci a sollevarsi è stata quella dell’europarlamentare pentastellata Laura Ferrara, che ha detto: “Ogni volta che c’è da difendere la democrazia in Europa, i partiti di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini si schierano dalla parte opposta, quella dei regimi illiberali. Fratelli d’Italia e Lega si sono schierati contro l’Europa”.

“C’è una cosa ingiusta che avviene in Europa: l’Ungheria che sfrutta i soldi europei ma non ne rispetta le regole e gli obblighi. E c’è una cosa ancora peggiore: Lega e FdI che prendono le parti di Orban. Anche oggi. In barba agli interessi italiani”, questo invece il commento della dem Lia Quartapelle su Twitter.

“Il parlamento europeo ha approvato un rapporto di condanna della Ungheria, definita ‘minaccia sistemica’ ai valori di fondo della Ue. Orban si muove come un autocrate, minaccia la democrazia e il rispetto dei diritti civili. Lega e FdI, Salvini e Meloni hanno votato contro. Orban è da sempre loro amico e modello. Chi si piglia si assomiglia. Anche per questo bisogna votare +Europa nel centro e sinistra”, ha invece affermato il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova.

Mentre Andrea Orlando del Pd ha ricordato a Radio Immagina: “E’ di pochi giorni fa la notizia sul fatto che l’Ungheria ha introdotto un norma sull’interruzione volontaria della gravidanza che obbliga le donne ad ascoltare il battito del feto. Non è nemmeno fascismo, è il Medioevo. Una cosa che lascia raggelati è il fatto che la destra non prende le distanze da questa impostazione, lo trovo inquietante”. E dargli torto sembra davvero difficile.

 

 

 

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