Attualità
Le regole per viaggiare con cani e gatti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-08-03
Chi ha un animale ogni estate si trova di fronte a un bivio: partire per le vacanze o no? Non sempre è facile portare con sé cani e gatti e in tanti rinunciano piuttosto che lasciarli a casa con qualcuno fidato. Ma c’è anche un’altra possibilità: farli viaggiare con noi
Chi ha un animale ogni estate si trova di fronte a un bivio: partire per le vacanze o no? Non sempre è facile portare con sé cani e gatti e in tanti rinunciano piuttosto che lasciarli a casa con qualcuno fidato. Ma c’è anche un’altra possibilità: farli viaggiare con noi. Oipa Italia ha riassunto quali sono le regole per poter partire con cani e gatti in aereo e in nave: la prima regola infatti è “non improvvisare”. Ci sono differenze per chi vuole rimanere in Italia o andare all’estero:
In Italia si suggerisce di portare con sé il libretto sanitario dell’animale e, per il cane, il certificato di iscrizione in anagrafe canina. Per l’estero viene richiesto “pet passaporto” – identificazione del cane, gatto o furetto con microchip e vaccino anti rabbica. I cuccioli possono essere sottoposti a vaccinazione antirabbica dai 3 mesi compiuti e partire dopo 21 gg dalla prima vaccinazione. Attenzione alle regole per paesi extra UE, informarci con largo anticipo presso il Consolato di destinazione e il servizio veterinario pubblico. Sempre sull’estero, attenzione ai Paesi con restrizioni particolari.
In aereo sono importanti alcune regole di base, così come in nave:
Prima di partire è consigliabile appurare con largo anticipo la disponibilità effettiva dei posti per l’animale e accertarsi che i voli non abbiano caratteristiche tali da impedire il loro viaggio. Meglio evitare imprevisti. Quando si prenota un viaggio è inoltre opportuno controllare se il volo prevede scali in paesi di transito, serve quindi informarsi sugli obblighi sanitari anche del paese di transito non solo di quelli relativi al paese di arrivo. Per ottenere opportune informazioni meglio rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, al Servizio Veterinario competente o anche Consolato del paese di destinazione. L’animale deve essere tenuto sempre in un contenitore-cuccia, con dimensioni specifiche per ogni compagnia ed è consentito il trasporto in cabina o in stiva.
Ma ci sono molti altri dettagli che vanno controllati caso per caso e che variano per ogni compagnia aerea o marittima. Li potete trovare nella guida di Oipa Italia