Il giudice di pace che dice che il lockdown è illegale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-03

Il giudice ha evidenziato che «non vi è nella Costituzione italiana alcun riferimento ad ipotesi di dichiarazione dello stato di emergenza per rischio sanitario». La dichiarazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio «è illegittima, perché emanata in assenza dei presupposti legislativi»

article-post

C’è un giudice a Frosinone che dice che il lockdown è illegale. E per questo Emilio Manganiello ha annullato una multa a un automobilista, assistito dall’avvocato Giuseppe Cosimato, che ha impugnato una multa comminata l’11 aprile scorso dalla polizia stradale sulla base della dichiarazione di stato di emergenza per COVID-19.

Il giudice di pace che dice che il lockdown è illegale

Il Messaggero racconta oggi che la sanzione è stata revocata perché lo stato di emergenza, per il magistrato onorario, che il governo può decretare non contempla «il rischio sanitario». Per i terremoti, le valanghe, le alluvioni e gli incendi si può decretare lo stato di emergenza. Ma per «il rischio sanitario» no.

Primo aspetto. Poi, il meticoloso giudice snocciola un altro elemento per confermare la sua teoria. In pratica il parlamento non può, si legge sempre nelle motivazioni, privare i cittadini della loro libertà e bloccarli in casa: «Nell’ordinamento giuridico italiano, l’ordine di rimanere nella propria abitazione non può essere imposto dal legislatore, ma dall’autorità giudiziaria con atto motivato». Altrimenti,ci si muove nel solco delle misure adottate «in Stati non democratici, come la Cina». Stati che hanno «un ordinamento costituzionale autoritario incompatibile con il nostro, fondato su garanzie individuali inviolabili».

Ciociaria Oggi aggiunge che il giudice ha evidenziato che «non vi è nella Costituzione italiana alcun riferimento ad ipotesi di dichiarazione dello stato di emergenza per rischio sanitario». La dichiarazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio «è illegittima, perché emanata in assenza dei presupposti legislativi».

E quindi «poiché gli atti amministrativi, compresi quelli di alta amministrazione, come lo stato di emergenza sono soggetti al principio di legalità, la delibera del Consiglio dei ministri del 31.1.2020 è illegittima perché emessa in assenza dei relativi poteri da parte del Consiglio dei ministri in violazione degli articoli 975 e 78 che non prevedono il potere del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria». Il giudice di pace ritiene che le «norme generali e astratte, peraltro limitative di fondamentali diritti costituzionali, mediante decreti del presidente del Consiglio dei ministri, siano contrarie alla Costituzione».

La restrizione di non uscire di casa durante il lockdown, «configura un vero e proprio obbligo di permanenza domiciliare». Ma nell’ordinamento giuridico, «l’obbligo di permanenza domiciliare è già noto» e viene irrogato «dal giudice di pace penale per alcuni reati». «Quando il divieto di spostamento è assoluto…. è indiscutibile che si versi in chiara e illegittima limitazione della libertà personale». Tale atto «non può esser imposto dal legislatore, ma solo dall’autorità giudiziaria con atto motivato». Nel caso si ravvisa la violazione dell’articolo 13 della Costituzione.

Leggi anche: E Salvini si lamenta di non avere gli atti sul caso Gregoretti che Conte gli ha già dato

Potrebbe interessarti anche