Economia
Le pensioni di invalidità in Italia
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-06-14
E l’incremento negli ultimi due anni sotto la lente del Corriere
In questa infografica pubblicata oggi dal Corriere della Sera si riepilogano numero e consistenza delle pensioni di invalidità e delle prestazioni aumentate nell’ultimo biennio (2013-2014). L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica in favore di coloro la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale. Hanno diritto all’assegno i lavoratori dipendenti, gli autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e gli iscritti ad alcuni fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria. Per ottenerlo è necessario inoltrare domanda per via telematica all’Inps.
Secondo Federico Fubini, che firma il pezzo per il quotidiano, l’incremento è sospetto:
Moltissime di queste prestazioni sono semplicemente giuste e dovute: alleviano esigenze e disagi reali. Eppure la loro massa ha ripreso a crescere molto più in fretta di quanto la popolazione non stia invecchiando o di quanto la salute degli italiani non si stia deteriorando. L’Italia è sì il terzo Paese più anziano al mondo dopo il Giappone e la Germania, ma non sembra esserci legami automatici fra l’età media degli abitanti e la progressione delle invalidità. Emblematico è il caso Savona: è la provincia più vecchia del Paese, con un’età media superiore di oltre quattro anni rispetto alla tendenza nazionale, eppure ha un peso degli assegni di invalidità dell’Inps inferiore a quello di ben due terzi delle provincie italiane.