Fact checking
Le multe annullate della preferenziale di via di Portonaccio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-10-21
Il giudice di pace accoglie il ricorso per un difetto di segnaletica. Le multe elevate sono state 250mila per un incasso preventivato di 23 milioni di euro. Ora a rischio
Sono stati accolti i primi due delle centinaia di ricorsi presentati dai legali di Avvocato del Cittadino a tutela di una delle vittime della corsia preferenziale di via di Portonaccio. Il Giudice di pace di Roma ha anche condannato il Comune di Roma alla refusione delle spese legali in favore degli automobilisti multati. A vincere un signore di 41 anni con otto multe e una signora di 55 con due multe.
Le multe annullate di via di Portonaccio
“Abbiamo saputo ieri della vittoria- dice l’avvocato Emanuela Astolfi, presidente di Avvocato del Cittadino – I professionisti che, con enorme impegno, per la nostra associazione stanno seguendo l’azione collettiva relativa alle multe di Portonaccio hanno lavorato da mesi nel caos, ricevendo anche 50 persone al giorno ed è una grande soddisfazione per noi questo primo risultato”.
Una sentenza che, scrive oggi Il Messaggero, potrebbe avere effetti notevoli nei prossimi mesi: basti pensare che solo nei primi due mesi di controllo elettronico della corsia riservata ai mezzi pubblici le contravvenzioni sono state circa 250 mila, per un ammontare complessivo di ben 23 milioni di euro, considerando che la sanzione parte da 80 euro (e arriva a 94 se non si paga entro cinque giorni). C’è chi ha già ricevuto fino a 80 contravvenzioni, un cittadino ha segnalato di aver collezionato multe per quattromila euro.
Le 250mila contravvenzioni a rischio
Secondo il Giudice di Pace la nuova corsia preferenziale in via di Portonaccio, attivata il 20 aprile scorso e dotata di telecamera del 2 maggio «non è stata preventivamente comunicata ai cittadini e la segnaletica orizzontale e verticale è totalmente inadeguata e invisibile, in spregio alla normativa vigente». L’amministrazione targata M5S aveva inizialmente ammesso l’insufficienza della segnaletica installata sulla strada e approvando una mozione in assemblea capitolina, presentata proprio da Fdi, che prevedeva il ritiro in autotutela delle sanzioni elevate agli automobilisti fino al 2 maggio.
Poi l’Agenzia della Mobilità e il dipartimento comunale avevano sostenuto la totale regolarità delle procedure utilizzate per ripristinare la corsia riservata ai mezzi pubblici. E allora le multe sono andate avanti. Adesso sarà un bel problema continuare. O continuare come se nulla fosse.