Attualità
Le Iene, la grande truffa della differenziata non raccolta e Virginia Raggi che scappa
Alessandro D'Amato 09/10/2019
La trasmissione ha mostrato i dipendenti di RM che, su preciso ordine dei capi, “beggiano e scappano”, ovvero fanno passare la tesserina sul codice a barre presente davanti ai negozi ma non prendono poi l’immondizia che si trova nei simpatici “bidoncini” che ammorbano i marciapiedi dell’intera città perché questo sistema permette loro di “strisciare” più spesso il badge (fino a 200 volte a notte)
Un servizio delle Iene firmato da Filippo Roma ieri ha spiegato una truffa della raccolta differenziata per le utenze non domestiche che coinvolge Virginia Raggi e Roma Multiservizi. La trasmissione ha mostrato i dipendenti di RM che, su preciso ordine dei capi, “beggiano e scappano”, ovvero fanno passare la tesserina sul codice a barre presente davanti ai negozi ma non prendono poi l’immondizia che si trova nei simpatici “bidoncini” che ammorbano i marciapiedi dell’intera città perché questo sistema permette loro di “strisciare” più spesso il badge (fino a 200 volte a notte) da cui dipende il pagamento del servizio da parte dell’AMA.
Le Iene, la truffa della differenziata non raccolta e Virginia Raggi che scappa
Il sistema si va a inserire all’interno di una realtà in cui il cittadino romano paga una delle tariffe rifiuti più alte d’Italia mentre la città è ridotta “una merda”, come ha detto la stessa sindaca Raggi in una registrazione clandestina effettuata dall’ex amministratore dell’AMA Lorenzo Bagnacani e consegnata al tribunale. Il tutto è certificato nella chat su Whatsapp “Spara e scappa” che mette in contatto lavoratori e dirigenti i quali incitano le maestranze a fare esattamente quello che viene denunciato nei filmati.
Roma va a chiedere conto di quanto accade nella sede AMA di via Calderon de la Barca e qui viene mostrata una scena surreale: mentre parla con Marcello Bronzetti, responsabile servizio prevenzione e sicurezza AMA, e gli chiede conto del fatto che Roma Multiservizi non stia raccogliendo i rifiuti ma solo “sparando (il badge, ndr) e scappando“, c’è una voce che dice “Questo non è giornalismo, però”.
Alberto Angela dovrebbe fare uno dei suoi documentari sugli addetti stampa delle aziende municipalizzate e delle istituzioni romane che ogni volta che un loro dirigente viene messo in difficoltà da domande diventa improvvisamente un sommelier del giornalismo e spiega al professionista come deve fare il suo mestiere dall’alto del fatto che il suo stipendio viene appunto pagato dalle tasse dei romani mentre Roma è ridotta una monnezza. Invece di stare zitto e andare a lavorare, l’addetto ai rapporti con la stampa a Roma normalmente cerca di ostacolare il lavoro dei colleghi (che lavorano) insultandoli e tentando di spiegare loro come si lavora (in tv, nei giornali, sui siti online) invece di spiegarci perché loro non lavorano e noi romani paghiamo le tasse per garantire i loro stipendi.
L’incontro e la Grande Fuga di Virginia Raggi
Il servizio prosegue con l’incontro tra Roma e Virginia Raggi, la quale, messa di fronte ai filmati che mostrano gli operatori di Roma Multiservizi che non raccolgono i rifiuti chiede ripetutamente alla Iena se è andato in procura a denunciare e poi gli dice che lo attende in Campidoglio con i video per farseli consegnare e fare un esposto in procura per truffa. La sindaca dice a Roma di contattare “i suoi” per definire un appuntamento in Comune per la consegna dei filmati.
E qui Filippo Roma mostra Teodoro Fulgione, ovvero il portavoce di Virginia Raggi che guadagna la miseria di 100mila euro l’anno e il cui nome potete ammirare spesso tra i likes dei post della sindaca che escono sulla sua pagina – come quello che parla di bottiglie di plastica mentre si dimette il CdA dell’AMA appena nominato – che dovrebbe fissare l’appuntamento per consentire alla sindaca di denunciare la truffa della differenziata non raccolta a Roma.
Ebbene, inutile dirvi che le successive telefonate e i messaggi di Filippo Roma a Teodoro Fulgione per fissare un appuntamento con la sindaca, a differenza delle promesse di Raggi, rimangono senza risposta.
EDIT ore 11,45: La sindaca Virginia Raggi fa sapere che ha dato mandato agli uffici di Roma Capitale di presentare un esposto presso la Procura della Repubblica in relazione ad una presunta truffa della differenziata verificatasi nella raccolta dei rifiuti delle cosiddette ”utenze non domestiche” come bar, ristoranti ed attività commerciali. In allegato all’esposto una relazione stilata dal Nucleo Ambiente Decoro (Nad) della Polizia Locale di Roma Capitale, che sta monitorando la situazione, e un servizio televisivo della trasmissione Le Iene andato in onda ieri sera.
Non solo: il Campidoglio in una nota sostiene che in data 25 settembre 2019, il giorno dopo la segnalazione da parte della stessa trasmissione televisiva, gli uffici di Roma Capitale “hanno contattato più volte la segreteria della trasmissione e richiesto formalmente i video in questione in modo da poter procedere con i dovuti accertamenti del caso. Ma soltanto ieri è stato possibile prendere visione del materiale video e così avviare le procedure evidenziate“. In realtà, come è possibile ascoltare dal video, la Raggi invita l’inviato delle Iene in Campidoglio per i video, poi il suo portavoce Fulgione non risponde ai messaggi in cui viene ricordato l’invito, come sarebbe suo dovere visto il ruolo che ricopre.
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