Lavinia Flavia Cassaro: la maestra degli scontri perquisita dalla Digos

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-03-19

La donna è indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce. Il direttore dell’ufficio scolastico regionale ne ha proposto il licenziamento

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Tra le abitazioni perquisite questa mattina dagli agenti della Digos a Torino c’è anche quella di Lavinia Flavia Cassaro, la maestra elementare che, durante il corteo contro il leader di CasaPound Simone Di Stefano, il 22 febbraio, ha augurato la morte agli agenti polizia. La donna è indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce. A suo carico è stato avviato anche un provvedimento disciplinare dell’ufficio scolastico regionale: il direttore ne ha proposto il licenziamento.

Lavinia Flavia Cassaro: la maestra degli scontri perquisita dalla Digos

Le indagini per gli incidenti al corteo contro CasaPound del 22 febbraio a Torino hanno portato la Digos ad arrestare tre attivisti (uno ai domiciliari) e a disporre quattro obblighi di firma. I provvedimenti sono stati notificati dagli agenti della Digos a sette esponenti del centro sociale torinese Askatasuna. I manifestanti avevano attaccato i poliziotti del reparto mobile lanciando bottiglie e bombe carta. All’interno degli ordini c’erano schegge di legno e chiodi.

lavinia flavia cassaro matrix

Il centro sociale Askatasuna ha segnalato su Facebook stamattina gli arresti e le perquisizioni in atto. Per quanto riguarda Lavinia Flavia Cassaro, secondo il ministero apostrofare a squarciagola gli agenti schierati in assetto antisommossa con parole come “vigliacchi” e “fascisti”, arrivando ad auspicarne la morte, è stata una “condotta grave” che, sebbene “non avvenuta all’interno dell’istituzione scolastica, contrasta in maniera evidente con i doveri inerenti la funzione educativa e arreca grave pregiudizio alla scuola, agli alunni, alle famiglie e all’immagine stessa della pubblica amministrazione”. Per il momento l’Ufficio scolastico regionale l’ha sospesa dal servizio “fino alla conclusione del processo sanzionatorio”.

La difesa dei COBAS

Il 28 febbraio scorso la questura di Torino aveva trasmesso una informativa in procura sul caso di Lavinia Flavia Cassaro. Nel rapporto non erano contenute ipotesi di reato. La Cassaro era finita anche in una polemica politica laterale, quando era spuntata una sua foto con Maura Paoli, consigliera M5S a TorinoI Cobas l’avevano invece difesa proponendole assistenza legale: “Avendo visto e subito in questi anni numerosi stravolgimenti ‘in peius’ di leggi, norme e regole giuridiche pur assai chiare, appare evidente che Flavia Cassaro debba comunque cautelarsi adeguatamente dal punto di vista legale. Come Cobas, dunque, le mettiamo a disposizione, qualora ce lo richieda, i nostri studi legali gratuitamente, fino alla conclusione positiva della vicenda”.

lavinia flavia cassaro

Anche il centro sociale Askatasuna rilascia una nota stampa attaccando il questore, la Procura, “i fascisti di CasaPound” e Renzi. “La guerra tra poveri – si legge nella nota del centro sociale – è l’ultima arma che resta a un sistema marcio per provare a salvarsi. Non ci stiamo a restare immobili davanti agli utili idioti che vomitano odio per fini elettorali e per il proprio tornaconto personale. Ai nostri posti ci troverete”. Gli antagonisti rivelano che tra le persone colpite dalle misure cautelari ci sono uno studente delle scuole superiori, due studentesse universitarie, un carpentiere e un barista. Due sono stati arrestati, uno ai domiciliari mentre i restanti sono sottoposti a obbligo di firma. Una persona è irrintracciabile.

Leggi sull’argomento: Lavinia Flavia Cassaro: il ministero indaga sulla prof contro la polizia

 

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