“Attendo con ansia l’arrivo dei fenomeni”, lo sfogo di Lapo Elkann dopo l’affossamento del governo Draghi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-21

L’imprenditore ne ha per tutti e non fa sconti a nessuno degli attori politici che hanno fatto mancare l’apporto all’esecutivo in un periodo complicato a livello economico e sociale

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Li definisce “Fantozzi di provincia”, personalità politiche che vivono nell’alveo del successo elettorale locale ma che all’estero non sono figure riconosciute, riconoscibili (almeno in termini di autorevolezza). Sono durissime le parole utilizzate da Lapo Elkann dopo quel che è successo mercoledì sera a Palazzo Madama: Forza Italia e Lega hanno abbandonato l’Aula al momento del voto di fiducia sulla risoluzione presentata da Pier Ferdinando Casini, MoVimento 5 Stelle si è astenuto. Il governo guidato dall’ex governatore della BCE ha ottenuto solamente 95 voti a favore e 38 contrari (quelli di Alternativa e Fratelli d’Italia). Un risultato che ha messo la parola fine a questo esecutivo.

Lapo Elkann, lo sfogo dopo quanto accaduto al governo Draghi al Senato

L’imprenditore, che ha sempre esaltato il ruolo e la figura di Mario Draghi, se la prende con i partiti che si sono resi protagonisti di giochi elettorali, provocando la crisi e affossando l’esecutivo in un periodo di scadenze. Perché ci sono riforme che vanno di pari passo al PNRR e una legge di Bilancio tutta da scrivere e da approvare entro la fine dell’anno. E Lapo Elkann si è sfogato così:

“Complimenti ai fenomeni che mandano a casa l’italiano più rispettato a livello internazionale che ha tentato con ogni sforzo di dare una mano ad un Paese disastrato da una manica di buffoni e scappati di casa. Sono dispiaciuto, ma attendo con ansia l’arrivo dei fenomeni. Sarà gustoso vederli trattare per il gas, fare accordi internazionali, farsi rispettare in Europa, trattare con i grandi leader. Vi illudono che quando arriveranno loro si faranno rispettare che loro sono machi, che urlano, sbandierano il tricolore, cantano l’inno, ma in realtà sono dei Fantozzi di provincia che come escono dal Raccordo contano meno di zero. Povera Italia e tante grazie SuperMario”.

I ringraziamenti all’ormai dimissionario Presidente del Consiglio, dunque, arrivano alla fine. Al termine di parole veementi nei confronti della classe politica che si è resa protagonista di tutto ciò.

(Foto IPP/Felice De Martino)

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