L'alleanza anti-austerità dei paesi dell'Europa del Sud

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-08-25

Alexis Tsipras prepara per il 9 settembre il vertice di Atene che vedrà riuniti i primi ministri di Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Malta e Cipro. Ancora incerta la presenza di Rajoy. L’obiettivo è lottare contro l’austerità e favorire una collaborazione tra i paesi del Sud Europa per influenzare la politica di Bruxelles

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La data è già fissata ed è il 9 settembre. Anche il luogo c’è: Atene. Il padrone di casa sarà Alexis Tsipras e sono attesi i primi ministri di Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Malta e Cipro. Insomma tutti i leader del Sud dell’Europa, i tre quarti dei Pigs e la seconda “grande azionista” del consiglio d’amministrazione dell’Europa. L’obiettivo del vertice di Atene, come viene chiamato sui giornali, è molto più che ambizioso: costituire un’alleanza anti-austerità. I media greci hanno cominciato a parlarne all’inizio di agosto, raccontando che fonti vicine al primo ministro greco dicono che è arrivato il momento di costruire un asse del sud in contrapposizione a quello del nord che oggi comanda in Europa.

L’alleanza anti-austerità dei paesi dell’Europa del Sud

Il vertice parte dalla necessità di impostare un percorso comune per le crisi che la zona euro dovrà affrontare dopo la Brexit e la crisi dei rifugiati. Ma, racconta Bridging Europe, il programma dell’incontro si concentrrerà sulla necessità di una nuova strategia per l’Europa e un nuovo modello sociale che rottami per sempre l’austerità e la questione dei richiedenti asilo che tornerà presto sulle prime pagine visto che l’accordo tra Ue e Turchia continua a trovare ostacoli: ognuno dei paesi che parteciperà al vertice ha un interesse nazionale da difendere ma hanno tutti un obiettivo comune: cambiare il corso degli eventi in Europa e stimolare la crescita sostenibile. Ovviamente il governo greco ha anche intenzione di cercare sostenitori per la sua ristrutturazione del debito e per diluire gli obiettivi di avanzo primario fissati dai suoi creditori, oltre che di costituire un fronte unito in materia di migrazioni visto che le isole greche potrebbero vedere un forte afflusso di richiedenti asilo se il traballante accordo tra Ue e Turchia arrivasse presto al collasso. Per la Grecia questa è l’occasione per rinsaldare le alleanze in formazione con le forze progressiste e democratiche in Europa e certificare l’avvicinamento di Syriza al Partito Socialista Europeo, come tra l’altro auspicato da Renzi qualche tempo fa,  quando si parlava anche di un fronte socialista contro l’austerità. Nel frattempo però i rapporti di forza interni stanno velocemente cambiando. La popolarità di François Hollande è talmente bassa da ritenere difficile, se non impossibile, ad oggi un suo accesso al ballottaggio alle prossime elezioni in Francia. D’altro canto per la politica francese il problema più grande è l’aumento consistente dei consensi del Front National, che forse per la prima volta darà davvero la possibilità a Marine Le Pen di giocarsi la vittoria.

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Eurozona, la mappa del deficit (La Repubblica, 6 febbraio 2016)

Il vertice di Atene

Per Renzi lo scoglio del referendum, dopo la sconfitta alle elezioni amministrative, potrebbe portare il suo governo a infrangersi e a cadere, aprendo il campo a un esecutivo tecnico che porterà il paese a nuove elezioni, nelle quali sarebbero favoriti i 5 Stelle.  D’altro canto, scrive Bridging Europe, non è certo che Mariano Rajoy sarà presente al vertice. Anche se è evidente che la crescita progressiva di partiti come Podemos e Ciudadanos sta erodendo velocemente la base elettorale dei popolari spagnoli stretti nell’abbraccio della Merkel. E poi accettare l’invito di Tsipras gli consentirebbe di guadagnare consensi nei confronti dei rivali storici del Partito Socialista. Ma soprattutto la presenza di Rajoy sarebbe una vittoria politica del primo ministro greco, che potrebbe così dimostrare che un’alleanza anti-austerità non solo è possibile, ma può anche travalicare i confini dei partiti mettendo d’accordo conservatori e progressisti, avendo portato nel suo campo un esponente dello schieramento che lo ha ferocemente combattuto in questi anni. Il vertice di Atene sembra essere una grande opportunità per tutti gli invitati a sviluppare la propria agenda politica sotto un obiettivo comune: lottare contro l’austerità e favorire una collaborazione del Sud Europa verso quel fine. Riuscirà?
 

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