La zia delle ragazze sfregiate con l’acido a Napoli ha confessato: “Sono stata io”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-01

La donna si è costituita. Il folle gesto al culmine di contrasti familiari. Ora dovrà rispondere di violenza privata e deturpazione permanente

article-post

“Sono stata io a lanciare l’acido contro Elena e Federica. Quello che vi hanno raccontato è vero”, Queste le parole pronunciate dalla zia delle due giovani che qualche giorno fa sono state vittime di un’aggressione mentre passeggiavano in Corso Amedeo di Savoia a Napoli. Le due sorelle sfregiate con l’acido, lanciato da uno scooter e contenuto in una bottiglietta, sono ancora ricoverate in ospedale per valutare i danni delle ustioni su diverse parti del corpo (anche sul viso) dopo quanto accaduto nel centro del capoluogo campano. Un gesto folle, dettato da una vendetta per dissidi familiari.

Sorelle sfregiate con acido a Napoli, la zia si costituisce e confessa

La donna – che si è costituita martedì mattina, ha confessato ed è stata arrestata con l’accusa di violenza privata e deturpazione permanente – ha 22 anni ed è la zia della 17enne e della 24enne colpite da quel lancio di acido. E l’ammissione di responsabilità (mentre ancora si cercano le altre persone che hanno partecipato al raid) è arrivata dopo una notte di riflessione. Anche perché, come spiega il quotidiano La Repubblica, le due vittime avrebbero riconosciuto la zia a bordo di quello scooter. Insomma, per lei le ore erano contate. E, infatti, ieri mattina è stata proprio la rea confessa a recarsi dalle forze dell’ordine, pochi istanti prima che una pattuglia andasse a casa sua per prelevarla.

Un’aggressione arrivata al culmine di lunghissime liti familiari. La 22enne (che ora rischia, come previsto dal codice penale, una condanna tra gli otto e i 14 anni) è la sorellastra – da parte di padre – della madre delle due sorelle sfregiate con acido nel centro di Napoli. E nelle settimane precedenti all’aggressione, una delle due sorelle ha trovato la sua automobile arsa dalla fiamme. Era la notte tra il 10 e l’11 maggio e anche questo evento è al vaglio degli investigatori per ricostruire le fasi precedenti al lancio di acido.

Secondo le ricostruzioni, la donna avrebbe raccontato che quella follia sia arrivata dopo aver subito diverse vessazioni familiari, anche da parte delle due giovani colpite. Liti di cui erano evidenti i segnali: prima post sui canali social delle protagoniste di questa assurda vicenda, poi quel raid nei confronti di quelle due giovani donne. La zia, rea confessa, ora si trova in carcere in attesa di tutte la valutazioni del caso.

Potrebbe interessarti anche