La trasmissione per via aerea e le ultime scoperte sul Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-19

L’immunità che dura pochi mesi, i sintomi persistenti dopo la guarigione, la trasmissione rara in gravidanza, il mistero dei geloni a mani e piedi: cosa dicono gli ultimi studi su SARS-COV-2

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Dopo che l’OMS ha ammesso la possibilità di trasmissione per via aerea del Coronavirus SARS-COV-2 il Corriere della Sera oggi riepiloga le ultime scoperte su COVID-19 e sul contagio.

L’immunità dura pochi mesi
Gli ultimi studi dicono che l’immunità sembra indebolirsi drasticamente nel giro di pochi mesi. Secondo i ricercatori del King’s College di Londra il livello di anticorpi raggiunge il suo picco dopo circa tre settimane dalla comparsa dei sintomi per poi gradualmente diminuire: tre mesi dopo solo il 17% di chi ha contratto il virus mantiene la stessa potenza di risposta immunitaria destinata a ridursi fino a non essere più rilevabile. Un altro studio pubblicato su Nature evidenza che il livello di anticorpi protettivi diminuisce di oltre il 70% in convalescenza fino a scomparire in alcuni soggetti.

La trasmissione (rara) in gravidanza
Nelle ultime settimane tre studi diversi hanno dimostrato che Sars Cov2 si può trasmettere anche in gravidanza: il virus è stato trovato nella placenta e nel sangue ombelicale di quattro neonati. I casi, comunque rari, sarebbero una decina al mondo.

coronavirus letale influenza
Lo studio di ISPI-San Raffaele sulla letalità del Coronavirus (Corriere della Sera, 14 luglio 2020)

Sintomi persistenti dopo la guarigione
Una volta sancita la guarigione da Covid 19 con il doppio tampone negativo non è detto che spariscano anche i sintomi. Secondo uno studio del Policlinico Gemelli di Roma l’87,4% degli ex pazienti riferisce, a 60 giorni, la persistenza di almeno un sintomo, in particolare affaticamento e dispnea. Inoltre, secondo un’altra indagine, il 30% di chi si è ammalato gravemente ed è guarito sembra avere problemi respiratori cronici.

Il mistero dei geloni a mani e piedi
Negli ultimi mesi sono stati segnalati centinaia di casi simili a geloni a mani e piedi che colpivano bambini e adolescenti. A distanza di mesi sono stati eseguiti i test sierologici: solo nel 10% dei casi mondiali sono risultati positivi. Non è ancora dunque chiaro se esista una correlazione tra geloni e Covid-19.

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