La Russa ha svelato il complottone del secolo: “Il New York Times è ispirato dalla sinistra italiana”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-25

Secondo il senatore di Fratelli d’Italia, il principale quotidiano statunitense non racconta le cose come stanno

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Una paio di giorni fa Giorgia Meloni aveva bollato come fango un editoriale pubblicato sul New York Times a firma di David Broder che, paventando la sua ascesa a Palazzo Chigi, spiegava che il futuro dell’Italia è “desolante”. Broder, autore che sta lavorando a un libro sul fascismo nell’Italia contemporanea si era conconcentrato sull’ascesa del partito Fratelli d’Italia e sulla figura della sua leader chiosando duramente: “Forse non vinceremo tutti insieme nel fuoco. Ma se l’estrema destra dovesse prendere il governo, in Italia o altrove, alcuni di noi sicuramente bruceranno”. Oggi Ignazio La Russa dà ragione a Giorgia Meloni e rilancia ipotizzando fantomatiche influenze sulla stampa estera da parte della sinistra di casa nostra.

La Russa contro New York Times, ispirato dalla sinistra italiana

Cosa ha detto Ignazio La Russa al Corriere della Sera? Un paradosso secondo il quale autorevoli, e lontane tanto quanto lontani sono gli Stati Uniti, media come il New York Times sono ispirati addirittura dalla sinistra italiana. Che se avesse tanto potere probabilmente avrebbe molti meno problemi: “Il commento del New York Times su di noi? Come dice Meloni è solo fango. Io scorgo interessati suggerimenti di ambienti e think tank italiani di sinistra ancorati alla speranza che un antifascismo strumentale e pronto all’uso possa salvarli” ha spiegato il vicepresidente del Senato in un’intervista al  quotidiano. Poi La Russa ha continuato sostenendo che Lesiste “un racconto della sinistra, che vuole a tutti i costi” il centrodestra diviso. “E invece saremo comunque d’accordo sulle regole, il candidato sarà chi prende più voti, lo ha riconfermato anche Salvini – obietta -. Non abbiamo un problema adesso, sceglieranno gli italiani, certamente non affidiamo la decisione ai giornali stranieri o al Ppe. Meloni non pretende di essere designata oggi leader del centrodestra, poi prenderemo atto del responso delle urne. Se guardiamo la storia della destra ogni volta che chi è più accreditato a vincere si avvicina al momento del voto comincia un gioco di screditamento che collega quotidiani stranieri e ambienti intellettuali italiani. Tocchera’ anche alla Meloni? Forse si’, ma per fortuna queste cose non incidono sul voto degli italiani”. Tutti contro Giorgia insomma, in un grande complotto che va dal NYT a Madre Teresa (semicit.)

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