Fact checking
La rivolta dei meetup contro Enza Blundo
Giovanni Drogo 03/11/2016
Ricordate la simpatica bufalara della magnitudo? La lotta tra correnti del MoVimento aquilano rischia di fare una vittima eccellente: la Blundo è finita sotto il fuoco di fila di alcuni attivisti per questa ed altre simpaticissime sciocchezzuole. Ma al di là delle polemiche in gioco c’è soprattutto la nomina del candidato sindaco alle prossime amministrative nel capoluogo abruzzese
Le dichiarazioni complottiste della senatrice abruzzese Enza Blundo (M5S) sulla storia della magnitudo “ribassata” per una delle scosse del terremoto della settimana scorsa non sono state senza conseguenze nel MoVimento. Prima si sono dissociati i capigruppo M5S di Camera e Senato Giulia Grillo e Luigi Gaetti e ora anche una parte degli attivisti locali dell’Aquila, dopo aver criticato l’uscita della senatrice ne chiede le dimissioni e l’espulsione dal MoVimento.
Quelli che chiedono l’espulsione della Blundo “eletta con cento voti online”
A chiederlo è il Meetup Amici di Beppe Grillo dell’Aquila, guidato da Giorgio Fioravanti, che in un post pubblicato sulla pagina Facebook del MoVimento aquilano chiede che la senatrice venga espulsa dal partito, con le modalità stabilite dal nuovo regolamento recentemente approvato dagli attivisti pentastellati tramite votazione online. Sul suo profilo Facebook Fioravanti aveva definito “oltre il limite della decenza” l’uscita della senatrice, ricordando che la colpa non è solo degli elettori aquilani ma anche dei parlamentari che “se la sono voluta tenere”.
Mentre in un commento ribadisce che già nel 2009 alle assemblee degli attivisti la Blundo “voleva dire le stesse cose se non la fermavano”, come a dire che questa forma di pensiero complottista sembra essere radicato e venire da lontano. Una storia che
In un altro commento pubblicato questa volta sulla pagina del Meetup si critica il fatto che la Senatrice sia stata eletta “grazie al porcellum e a 100 preferenze online”, ovvero come tutti gli altri parlamentari a Cinque Stelle. È evidente che questo sia un gruppo considerato “di dissidenti”.
I meetup che difendono la Blundo
Il meetup di cui Fioravanti è portavoce non è però l’unico attivo all’Aquila. Esiste anche il meetup Beppegrillo.it L’Aquila, vicino alla Senatrice Blundo che invece difende la portavoce Cinque Stelle (del quale fanno parte a quanto pare anche attivisti iscritti al meetup di Fioravanti). Infine c’è il Comitatus Aquilanus-Periferie Unite M5S che fa riferimento ad Antonio Perrotti che solitamente è più vicino alle posizioni della Blundo (che è la referente per il territorio per il M5S). Il problema dei vari meetup aquilani è particolarmente sentito dagli attivisti che da qualche tempo si interrogano sulla possibilità di riunirli tutti in un unico meetup in vista delle prossime elezioni amministrative dove è imperativo che il MoVimento si presenti unito con una lista unica e a spingere per un’unificazione sono proprio il meetup Beppegrillo.it e il Comitatus Aquilanus. Ed infatti la Blundo ha replicato alle accuse mosse da una parte (consistente) del MoVimento aquilano dicendo che “stiamo lavorando per unire le forze”. Viene quindi il dubbio che, al di là della polemica sul complottismo della Senatrice dietro questo attacco alla dirigenza pentastellata ci siano proprio le lotte di potere per il controllo del M5S aquilano in vista delle amministrative della primavera 2017. Come a dire, anche il MoVimento è ormai un partito come tutti gli altri con le sue correnti (solo che si chiamano meetup).