Attualità
La ragazza di 17 anni contagiata al Circeo e l’allarme movida
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-16
L’allarme lanciato ieri dal sindaco di San Felice Circeo, Giuseppe Schiboni dopo il contagio di una ragazza di 17 anni di rientro dal Messico e la quarantena per 15 persone
«Un caso di positività in rientro dal Messico e una quindicina di persone in quarantena presso il proprio domicilio. Il Covid-19 non è sconfitto e deve restare alta l’attenzione sul territorio». E’ l’allarme lanciato ieri dal sindaco di San Felice Circeo, Giuseppe Schiboni dopo il contagio di una ragazza di 17 anni di rientro dal Messico e la quarantena per 15 persone. Spiega oggi Il Messaggero:
A preoccupare il primo cittadino non tanto il nuovo contagio che riguarda una ragazza di 17 anni, in Messico con i genitori da settembre 2019, rientrata al Circeo con il Covid, quanto le spiagge affollate e i luoghi della movida difficili da gestire se non si ha la collaborazione di tutti a un comportamento responsabile. Anche i quindici cittadini in isolamento, in una realtà piccola come quella di San Felice Circeo, secondo il sindaco, non lasciano presagire nulla di buono: «Non appartengono al link della ragazza – spiega – si tratta di persone a lei estranee che evidentemente sono entrate in contatto con altri positivi». «Nonostante abbiamo più volte richiamato le persone ad un comportamento responsabile – si sfoga Schiboni – le persone che arrivano sul territorio ed anche gli stessi residenti si comportano come se il problema della pandemia non debba preoccupare o che da queste parti non sia mai arrivato».
Lo scorso fine settimana gli arenili liberi sono stati presi d’assalto. Sul lungomare Circe, tra Rio Torto e Torre Vittoria, un ombrellone attaccato all’altro. Non è andata meglio nel tratto del litorale verso Torre Olevola, dove tra uno stabilimento balneare e l’altro i bagnati accalcati l’uno addosso all’altro li si notavano fin sulla strada. Per non parlare poi della spiaggetta di Levante, al porto, stracolma fin sugli scogli. Immancabili le polemiche, come del resto a Ponza.