La petizione contro Donald Trump "presidente non eletto dal popolo"

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-11-11

Una inutile raccolta firme chiede al Collegio Elettorale di votare per la Clinton invece che per Trump. Non è la prima volta che un Presidente viene eletto anche se non ha vinto nel voto popolare, il motivo è proprio nella modalità di elezione del Presidente che prevede che a votare siano i Grandi Elettori espressi dai singoli stati. E queste polemiche ricordano un sacco i nostri meravigliosi ragazzi!

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Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali 2106 con 59.937.338 voti e ha conquistato 290 Grandi Elettori; Hillary Clinton invece, pur avendo ottenuto trecentomila voti in più (ne ha ottenuti 60.274.974) ha conquistato invece solo 228 Grandi Elettori. Trump ha quindi perso – seppur di stretta misura – per quanto riguarda il voto popolare ma per come è concepito il sistema elettorale statunitense a pesare di più sono i collegi elettorali e non i singoli elettori.

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Fonte: Vox.com

Voto popolare vs Collegio Elettorale

Premettendo che nessuno conosce ancora i risultati finali e mancano 4 milioni e mezzo di schede in California, è necessario che per come è concepito il sistema elettorale USA non sono i cittadini ad eleggere direttamente il Presidente ma i Grandi Elettori a farlo. Ogni stato elegge un numero di Grandi Elettori diverso, che varia anche in proporzione della sua popolazione. Il numero di questi elettori è attualmente 538 che corrispondono al numero totale dei membri del Congresso 435 sono i membri della Camera dei Rappresentanti (ripartiti in base alla popolazione ma ogni stato deve avere almeno un rappresentate) più 100 senatori (ogni stato elegge 2 senatori, a prescindere da popolazione) più i tre ulteriori elettori del District of Columbia. Il che significa che gli stati più popolosi eleggono un maggior numero di Grandi Elettori rispetto agli altri: ad esempio la California ne elegge 55 e il Texas 38 mentre altri stati più piccoli o meno densamente abitati come il North Dakota ne eleggono meno. Inoltre nella maggior parte degli Stati vige il sistema maggioritario e quindi il candidato che ottiene la maggioranza prende tutti i Grandi Elettori di quello stato. I Grandi Elettori generalmente sono funzionari del partito che ha vinto le elezioni in quello stato quindi quelli californiani sono membri del partito democratico e quelli del Texas sono repubblicani. Saranno questi 538 delegati dei due partiti “il lunedì dopo il secondo martedì di dicembre” (ovvero il 19 dicembre 2016) a formare il Collegio Elettorale degli Stati Uniti e ad eleggere il Presidente, i voti verranno poi scrutinati e conteggiati dal Congresso, riunito in seduta congiunta, il sei gennaio 2017. Va da sé che difficilmente i funzionari del partito repubblicano voteranno per la Clinton o viceversa, certo, teoricamente sono liberi di votare per chi vogliono ma nella storia degli Stati Uniti non è mai successo che i Grandi Elettori votassero in maniera difforme da quanto uscito dalle urne di novembre. A qualcuno però la cosa non va giù, forse perché Trump non è esattamente un mostro di simpatia, forse perché è duro (e umanamente comprensibile) dover accettare di aver perso le elezioni.
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È stata così aperta la solita – inutile – petizione online per chiedere al Collegio Elettorale di votare per la Clinton invece che per Trump, perché la candidata democratica ha vinto il voto popolare (seppure di appena lo 0,3% di scarto). Ovviamente la cosa non avverrà, e non solo perché la Clinton ha già ammesso la sconfitta e concesso la vittoria a Trump ma anche perché questa non è la prima volta in cui un candidato Presidente viene eletto pur avendo perso nel voto popolare. Vox  e il LA Times ricordano infatti che nella storia degli Stati Uniti già altri tre presidenti sono stati eletti “nonostante” il voto popolare avesse premiato il candidato avversario. Non serve andare molto distante nel tempo per trovare l’esempio più recente: nel 2000 Al Gore ha vinto per mezzo milione di voti su George W. Bush che però è stato lo stesso nominato Presidente. Per gli altri due Presidenti (Harrison nel 1888 e Hayes nel 1876) bisogna andare più indietro nel tempo ma la sostanza non cambia. Per come funziona il sistema del Collegio Elettorale non è importante chi ha vinto nel voto popolare ma chi ha ottenuto più Grandi Elettori (per le primarie dei partiti la cosa è leggermente diversa perché si vota in ogni stato in modo diffferente ma anche lì conta il voto dei delegati non dei singoli elettori). C’è chi sostiene che questo sistema elettorale non sia assolutamente il miglior sistema per eleggere il Presidente, ma nemmeno i Democratici hanno proposto di modificarlo prima delle elezioni; farlo dopo (soprattutto dopo aver perso) ovviamente è ridicolo., Anche se la petizione ha quasi raggiunto tre milioni di sottoscrizioni Donald Trump sarà nominato 45° presidente degli Stati Uniti d’America.
EDIT: All’elenco dei presidenti ne manca uno, John Quincy Adams: anche lui aveva perso nel 1824 il voto popolare. (Grazie ad Andrea per la segnalazione)

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