Economia
La multa per i termosifoni senza valvole termostatiche
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2016-09-19
Chi non adegua i termosifoni con le valvole termostatiche e i contabilizzatori di calore entro il 31 dicembre rischia una multa che va dai 500 ai 2500 euro
Chi non adegua i termosifoni con le valvole termostatiche e i contabilizzatori di calore entro il 31 dicembre rischia una multa che va dai 500 ai 2500 euro. L’operazione, che riguarda soltanto i condomini con riscaldamento centralizzato, promette un risparmio futuro sul conto annuo da pagare e farà bene all’ambiente, come racconta oggi La Stampa.
La cifra complessiva da tirare fuori può superare i mille euro a famiglia. Per ammortizzarla ci vorranno dai cinque ai sei anni (sono previste comunque detrazioni). Per ogni calorifero si devono pagare dai 70 ai 100 euro ma si arriva anche a picchi di 200 euro ad apparecchio. Le tariffe variano a seconda delle città e in base al tipo di condominio e di impianto. La corsa dell’ultimo minuto dei tanti ritardatari sta facendo salire i prezzi. Chi opera in questo settore racconta di un boom di richieste di intervento in queste ultime settimane, di materiali che scarseggiano e rialzi dei prezzi.
Il conto più salato «Il risparmio sui costi riscaldamento di casa è intorno al 20% calcola Laurent Socal, esperto della materia e consulente di Confconsumatori -. Da ora in poi si pagherà in base ai consumi effettivi e non più sulla base dei millesimi di casa come avveniva prima». Probabilmente ci sarà più attenzione agli sprechi, le nuove valvole sono molto facili da utilizzare e si potrà, a seconda delle esigenze del momento, chiudere o aprire i singoli radiatori in tutta la casa o in singole stanze o giornate. Sulle potenzialità di risparmio non sono tutti concordi. Il sindacato dei piccoli proprietari di casa (Uppi) è scettico e denuncia nuovi guai in arrivo. «E’ evidente che alcuni appartamenti, per esempio i piani alti e i piani inferiori a contatto con il terreno, si troveranno con un conteggio dei consumi che sarà più alto rispetto al passato – dice Angelo De Nicola, vicepresidente nazionale dell’Uppi -. In più, oltre alla spesa iniziale per la messa a norma di tutti i radiatori, bisognerà poi pagare ogni anno una società per tutti i conteggi, appartamento per appartamento» (per gli esperti però si tratta di 2-3 euro a radiatore all’anno).