La misteriosa inchiesta sui grillini al Senato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-04-01

Senatori convocati come persone informate sui fatti per un’indagine sui disordini durante lo Sblocca Italia. Ma alle Camere vige il principio dell’autodichìa

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Un’inchiesta della procura di Roma sul voto per le riforme costituzionali in Senato. Se ne parla oggi a Palazzo Madama, in Aula a raccontare la storia è Giacomo Caliendo di Forza Italia rivolgendosi al MoVimento 5 Stelle: «Sapete benissimo che alcuni senatori sono stati convocati dalla procura di Roma per causa vostra; io ritengo illegittimi quegli avvisi come persone informate dei fatti ai senatori. La presidenza del Senato accerti se è effettivamente in atto un procedimento». Pietro Grasso ha quindi convocato una riunione dei capigruppo e dei questori per oggi alle 15.
 
LA MISTERIOSA INCHIESTA SUI GRILLINI AL SENATO

Grasso ha dichiarato di avere colto l’occasione dall’intervento de senatore di Fi Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia, il quale aveva informato che alcuni senatori sono stati convocati in procura “a causa del Movimento 5 stelle”.  «La presidenza del Senato accerti quello che accadendo alla procura di Roma se effettivamente è in atto un procedimento», ha detto il presidente della commissione Giustizia, Nitto Francesco Palma. «Immagino si ravvisi l’attentato a organi costituzionali», ha osservato. «Credo che la presidenza del Senato debba assumere le iniziative del caso con una certa responsabilità», ha detto ancora Palma, sottolineando la necessita’ di capire se viene rispettata l’autonomia del Senato e la valutazione di atteggiamenti “esasperati ma connotati esclusivamente dalla politica”. Se così fosse la questione “aprirebbe scenari sotto certi profili inquietanti”, ha notato. Il senatore Enrico Buemi del gruppo delle Autonomia ha rivelato: «Abbiamo denunciato il fatto che i grillini per più di mezz’ora ci hanno impedito l’accesso al voto. Si tratta di un attacco al sistema costituzionale. Se non è violenza questa…». Alcuni senatori di M5s, ricorda Buemi, si sdraiarono a terra impedendo il passaggio per il voto di fiducia. In quell’occasione il presidente di turno, Roberto Calderoli, fece votare la fiducia dal banco. In seguito Buemi insieme ad altri 7 o 8 senatori fecero un esposto alla procura. «Io ritengo  di avere il diritto di segnalare all’autorità che ritengo competente: questo è un reato penale».
5 stelle tumore figli
Le foto di Repubblica sulla bagarre per lo Sblocca-Italia in Senato
L’INDAGINE SULLO SBLOCCA ITALIA
L’indagine della Procura di Roma sulla bagarre nell’Aula del Senato riguarda i fatti dello scorso novembre, durante il voto di fiducia sul decreto sblocca-Italia. Durante il voto di fiducia i senatori del M5s inscenarono una protesta in Aula e tentarono di bloccare i colleghi che si accingevano a votare, così che il presidente di turno, Roberto Calderoli, decise che le votazioni avvenissero dai banchi.  All’epoca ci fu anche una denuncia su presunti insulti ricevuti da parlamentari del PD, a cui colleghi del M5S avrebbero augurato tumori. Al Senato (così come alla Camera) vige il principio dell’autodichia, in base al quale quanto accade nell’aula viene giudicato e risolto al suo interno, e l’intervento della magistratura costituirebbe un’ingerenza. I 5 Stelle avevano protestato contro il principio qualche tempo fa.

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