La minaccia alla vigilia del voto: Giorgia Meloni vuole cambiare la Costituzione da sola, se può | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-23

La leader di Fratelli d’Italia lo ha detto durante l’ultimo comizio elettorale a Roma, in piazza del Popolo

article-post

I sondaggi delle ultime settimane, prima del silenzio per quel che riguarda le rilevazioni demoscopiche, indicavano una possibilità che potrebbe concretizzarsi all’indomani del voto di domenica 25 settembre: il centrodestra potrebbe avere i “numeri” necessari per ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento (sia alla Camera dei deputati che al Senato della Repubblica) per poter modificare la Costituzione senza dover passare da un referendum. E su questo tasto è tornata proprio Giorgia Meloni, ormai leader della coalizione, che da piazza del Popolo ha ribadito questa sua intenzione. Con o senza l’apporto dei partiti dell’opposizione.

Meloni dice di voler cambiare le Costituzione anche da sola, se avrà i numeri

In una piazza del Popolo meno gremita rispetto alle aspettative, la Presidente di Fratelli d’Italia lo ha detto chiaro e tondo ai presenti:

“Comunque vada, se gli italiani ci daranno la maggioranza per farlo, noi in questa legislatura faremo una riforma in senso presidenziale delle istituzioni italiane. Noi vogliamo garantire governabilità, stabilità e un rapporto diretto tra istituzioni e chi viene rappresentato. E saremo felici se la sinistra vorrà darci una mano, ma sia chiaro: se gli italiani ci daranno i numeri noi lo faremo comunque. Perché le riforme costituzionali non le può fare solo la sinistra, come quella pessima del Titolo V”.

Numeri, dunque, da pieni poteri. Queste sono le aspettative dichiarate in piazza del Popolo da Giorgia Meloni. Le sue parole, ovviamente, hanno provocato immediate reazioni, come quella del segretario del Partito Democratico Enrico Letta.

E il modello proposto da Giorgia Meloni è stato confermato, poco dopo, anche da Antonio Tajani (Forza Italia) che nella sua intervista al Tg2 ha dichiarato:

“Noi vogliamo riscrivere le regole della nostra Costituzione, insieme all’opposizione, se saremo al governo, ma senza accettare veti. Insieme ma senza, e senza ostruzionismo. Noi sosteniamo il presidenzialismo, l’elezione diretta del presidente per un paese più democratico. Anche a livello europeo chiediamo l’elezione diretta del presidente della Commissione, per avere cittadini più coinvolti. Intanto facciamo il presidenzialismo, poi vedremo con quale formula”.

Ora si attendono i numeri. Gli ultimi sondaggi davano in grande vantaggio la coalizione di centrodestra, ma per quel che riguarda le percentuali pure. Con il sistema previsto dalla legge elettorale (in parte basata sul proporzionale e in parte sui collegi uninominali) quei numeri offrono solo un quadro della situazione. Sarà fondamentale, in termini di rappresentanza, capire come si snoderà la contesa sui seggi uninominali.

(Foto IPP/Felice De Martino)

Potrebbe interessarti anche