La lettera di Chicco Testa su Renzi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-05-03

Filippo Ceccarelli su Repubblica sfotte l’ex presidente di Enel

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Proprio mentre si parla di Chicco Testa al ministero dello Sviluppo Economico – la solita candidatura lanciata dal Foglio – Filippo Ceccarelli su Repubblica traccia un profilo non così lusinghiero dell’ex presidente dell’ENEL, segnalando che la sua eventuale nomina interromperebbe definitivamente il percorso di rottamazione avviato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, e ricorda anche una lettera su Renzi inviata dallo stesso Testa al Foglio:

O almeno. Per quanto restii ai controlli di coerenza, ai collezionisti di immagini e ritaglini non era sfuggita una piccola, ma significativa lettera che Chicco Testa aveva scritto al ‘Foglio appena due mesi dopo la presa renziana di Palazzo Chigi e che purtroppo non si può riportare nella sua interezza, pur essendo un rimarchevole documento di questo tempo un po’ così. E comunque: «Conosco Matteo Renzi da quando non era sindaco di Firenze – era l’esordio – e pur essendo molto più vecchio di lui possiamo dire che c’è una certa amicizia». Bene, in nome di questa Chicco Testa rivelava un costante, sintomatico invio di suoi sms al premier in ore antelucane; non solo, ma si faceva testimone e garante che la risposta di Renzi «arrivava dopo un minuto», pure notificando alla pubblica opinione di essersi segnato le ore: 5,15; 6,01; 5,49…

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Ceccarelli, già che c’è, sostiene anche che Testa fosse destinato a ben altri palcoscenici, assolutamente non metaforici:

Ora, a veder bene, la meticolosa rivelazione contabile lasciava immaginare un insolito, ma impetuoso desiderio di impegno. Uno slancio di servizio e di protagonismo che tuttavia, con necessario arbitrio, è possibile collocare tra il nuovo che avanza e l’eterno ritorno, l’usato sicuro e la capriola con avvitamento. Per il resto, Chicco Testa è assai meno antipatico della sua indubbia voglia di esserci, farsi notare e possibilmente ammirare. Né la mondanità può essere rinfacciata come antidoto al governo. Solo, sembrava destinato a un’altra carriera. Non molto tempo fa, al teatro Parioli, aveva recitato Churchill. Nel cast con lui l’onorevole Dambruoso, Myrta Merlino e Francesca Chaouqui.

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