Politica
La Lega festeggia l’assoluzione di Virginia Raggi
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-12-20
«Virginia sbaglia, così si fa un favore alla destra». Pare che la Raggi, ieri assolta al processo d’appello sul caso Marra perché “il fatto non costituisce reato” non abbia preso bene le parole pronunciate dal suo vice Luca Bergamo quando è stata annunciata la sua ricandidatura a sindaco di Roma. Eppure ieri sono stati in molti a festeggiare nella Lega e in Fratelli d’Italia. Un caso?
«Virginia sbaglia, così si fa un favore alla destra». Pare che la Raggi, ieri assolta al processo d’appello sul caso Marra perché “il fatto non costituisce reato” non abbia preso bene le parole pronunciate dal suo vice Luca Bergamo quando è stata annunciata la sua ricandidatura a sindaco di Roma. Eppure, racconta Repubblica, ieri sono stati in molti a festeggiare nella Lega e in Fratelli d’Italia. Un caso?
Bergamo, non è un mistero, ha sempre provato a compattare il fronte tra Pd e 5S. Da ieri si tratta di una missione impossibile. Con Virginia Raggi in campo, non più scaricabile dai vertici grillini e passata nel giro di 24 ore da possibile scarto a eroina, replicare l’intesa giallorossa di governo è impossibile. A destra, appunto, si festeggia: «Mi sono arrivate decine di messaggi di politici di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia — racconta un consigliere capitolino 5S — sinceramente contenti per l’assoluzione. Un po’ troppo direi…». Per arginare l’avanzata di meloniani, salviniani e forzisti, la prima cittadina si affida ai sondaggi e studia un attacco a tre punte. Le rilevazioni che circolano in Campidoglio, chieste prima della sentenza, darebbero Raggi oltre il 25%. Un dato che — ne è convinto il cerchio magico della grillina — è destinato a salire ancora al prossimo giro di interviste. «Con l’assoluzione andiamo a vincere», diceva ieri il capogruppo dei 5S capitolini, Giuliano Pacetti, prima del verdetto già pregustando il nuovo tridente. Nei piani del Movimento romano c’è una doppia lista civica a supporto di quella con il simbolo pentastellato. La prima raccoglierà i volti della comunità antimafia romana e i contatti sono già ben avviati. Per la seconda, quella antifascista, il percorso è in salita: pesa la gaffe social di Raggi, che per ore ha paragonato lo sgombero del Cinema Palazzo occupato a quello del pub clandestino dell’ultradestra di Forza Nuova. Infine la lista grillina