La gara dell'AMA sulla carta a rischio irregolarità

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-06-25

Chiesto l’intervento dei giudici della Corte dei Conti e della procura: irregolarità nell’apertura delle buste

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Nei giorni scorsi abbiamo parlato del bando per il verde pubblico che il comune di Roma guidato da Virginia Raggi ha prima promosso e poi si è trovato costretto ad annullare. Oggi Repubblica Roma in un articolo a firma di Flaminia Savelli ci racconta di una gara dell’AMA a rischio annullamento e per la quale è stato richiesto l’intervento dei giudici della Corte dei Conti e della procura di Roma:

Si tratta del lotto biennale da 4 milioni di euro per la gestione della differenziata in tutta la capitale (divisa nei quadranti nord, sud, est e ovest). L’asta è stata aperta lo scorso maggio e i partecipanti -10 società in tutto – non hanno ancora ricevuto notizia sulle scelte. Anche perché in alcune domande di partecipazione la documentazione amministrativa prodotta non sarebbe stata completa. Ma in attesa della chiusura della partita sulla gestione della carta e del cartone, a richiedere gli accertamenti sulla procedura è stata proprio una delle ditte partecipanti, la Box3 Srl.

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Fonte: Monteverde Siamo Noi Credits: Vanna Ferrara

Dopo aver denunciato alla municipalizzata in autotutela le presunte irregolarità all’apertura delle buste: «Abbiamo partecipato solo a uno dei lotti in gara – spiega Giovanni Cerina, amministratore unico – ma durante l’apertura delle buste abbiamo notato delle irregolarità che sono state segnalate poco dopo all’Ama. Un atto dovuto per tutelarci. Ci è stato risposto che erano state rispettate tutte le norme. A quel punto – conclude l’amministratore – abbiamo deciso di procedere per via giudiziaria. Anche per evitare quanto avvenuto nella gara d’appalto del 2015».
In quel caso, secondo quanto accertato dai legali della Box3, il bando fu assegnato a una ditta risultata poi inadempiente. L’ennesimo inciampo per l’Ama che da mesi combatte contro l’emergenza rifiuti. L’ultimo allarme era scattato a maggio quando gli impianti si sono ritrovati con 9mila tonnellate di rifiuti da smaltire.

Leggi sull’argomento: I bandi pubblici al tempo di Virginia Raggi che fa le cose perbene

 

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