La foto di un gioco da tavolo spacciata in tv per la piantina dell’acciaieria di Azovstal

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-04-22

L’errore è stato ammesso da PiazzaPulita, ma quella stessa immagine è stata mostrata anche a ControCorrente e a Porta a Porta

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Circolava sui social da qualche giorno ed era stata alimentata dalla propaganda russa che ha i suoi riflessi in Italia. Si tratta della “famosa” mappa grafica che mostrerebbe la struttura interna e sotterranea dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, uno dei tanti “teatri” della guerra in Ucraina. Peccato che quell’immagine provenga da un gioco da tavolo e non c’entri assolutamente nulla con il conflitto che si sta consumando da quasi due mesi in terra ucraina. Alcune trasmissioni televisive, però, l’hanno trasmessa e hanno provato a spiegare gli interni di quell’acciaieria, basandosi su quella immagine.

Acciaieria Azovstal, la grafica di un gioco spacciata in tv per la mappa

La grafica è stata trasmessa, praticamente, a reti unificate: da ControCorrente (su Rete4) a Porta a Porta (Rai Uno), fino ad arrivare a PiazzaPulita (La7). E suoi social era stata abbondantemente diffusa nei giorni precedenti. Peccato che non si tratti di una ricostruzione grafica degli interni e dei sotterranei dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Parliamo, infatti, di una tavola di un gioco da tavolo (di ispirazione complottista) che non è mai stato messo in vendita, ma le cui immagini erano state pubblicate su internet nell’operazione di crowdfunding per cercare finanziamenti per la produzione. Si doveva chiamare “Blackout“, ma in blackout sono andati quei media che hanno veramente creduto si trattasse delle immagini dell’acciaieria assediata in Ucraina.

Le scuse di PiazzaPulita

Come riporta Giornalettismo, al momento solamente una trasmissione ha ammesso l’errore e ha chiesto scusa ai suoi telespettatori per aver mandato in onda quella che, di fatto, è una bufala.

Un errore in cui sono caduti anche altri che hanno ceduto al fascino di un’immagine diffusa dalla propaganda russa. Sui social, infatti, quella grafica spacciata per gli interni e i sotterranei dell’acciaieria Azovstal di Mariupol erano accompagnate da hashtag e discorsi in cui si paventava la notizia-bufala della presenza di laboratori biochimici nella struttura e di luogo in cui si sarebbero radunate alcune truppe militari della Nato.

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