La Fornero assediata da Salvini risponde

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-04-02

“Quando vado in bicicletta, proprio a San Carlo, il paese che Salvini sta rendendo famoso, mi passano accanto persone che mi salutano, ma anche persone che mi mandano maledizioni. E sono imprecazioni forti”

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“Di una cosa sono sicura: alla fine tra me e Salvini vincerò io, perché ho dentro una forza morale che lui non ha”. “Quando vado in bicicletta, proprio a San Carlo, il paese che Salvini sta rendendo famoso, mi passano accanto persone che mi salutano, ma anche persone che mi mandano maledizioni. E sono imprecazioni forti, anche se meno gravi di quelle che mi sono arrivate per altre vie. Io non mi arrabbio, sorrido e spesso li invito a fermarsi: “Se vuole, le spiego”. Lo afferma l’ex ministro Elsa Fornero a Repubblica che raccoglie un lungo sfogo dell’ex ministro assediata sotto casaa quattro anni dopo la sua riforma delle pensioni.
“Fornero è un nome molto diffuso dalle mie parti – fa sapere anche -. Sono davvero tanti i casi di omonimia. Ma ci sono anche cugini lontani. Tutti hanno avuto la loro razione” di “insulti e minacce”. Sul da dove sono arrivate le minacce, Fornero si limita a dire: “Ne ho subite di ogni genere”, tra cui l’augurio di ammalarsi, promesse di botte, di morte. La più odiosa, “gli attacchi a mia figlia. Hanno scritto e detto che nella sua carriera era favorita dal cognome. Purtroppo è vero il contrario”. Sul fatto che sulla sua riforma, annunciata anche con le lacrime del ministro, è passata l’idea della doppiezza: Machiavelli e il melodramma, Fornero osserva: “Lo so. E mi dispiace perché non è per niente così. Davvero quelle furono due lacrimucce di emozione. Avevo scritto la riforma in venti giorni, accumulando una tensione terribile. E bisogna ricordare che erano momenti drammatici per l’Italia. Ovviamente sapevo di avere pensato una riforma che toccava punti molto vulnerabili. E sapevo anche che la fatica accumulata era nulla rispetto a quella che mi attendeva. Infatti spiegare la riforma fu più difficile che scriverla” e non c’è “ancora” riuscita. “Ed è su questo – aggiunge – che i vari Salvini si avventano rendendo tutto ancora più torbido. Ma io ce la farò. Adesso, per esempio, sto organizzando la Giornata della Previdenza, sicuramente a maggio, spero il 7”. Sul Pd , Fornero dice: “Non ha spiegato la legge, mi ha lasciato sola e ferita. Sono di sinistra moderata ma non so se voterei il Pd”. Su Beppe Grillo invece afferma: “Con me ha usato un linguaggio più brutto del solito. Ma i grillini sono animati da passione sincera”.

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