La turbofiguraccia di Fusaro con l’ammissione inconsapevole sui vaccini che funzionano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-27

Il confronto tra i dati del Natale 2020 con quello del 2021 per sostenere una tesi che viene smentita proprio da quei numeri

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Talmente confuso da colpirsi da solo. È bastato un tweet pubblicato sul suo profilo social per far cadere la narrazione di Diego Fusaro sull’efficacia dei vaccini. E a pubblicarlo è stato lo stesso filosofo che nel tentativo di dimostrare l’esatto opposto conferma una verità insindacabile sugli effetti della campagna di immunizzazione. Inconsapevolmente (e oltre la sua volontà dialettica), infatti, ha pubblicato l’immagine di un foglietto di carta in cui sono riassunti i dati epidemiologici relativi al confronto tra la situazione in Italia del 21 dicembre 2020 e quella del 21 dicembre di quest’anno.

Diego Fusaro ammette, inconsapevolmente, l’efficacia dei vaccini

“21 dicembre 2020: 87.889 tamponi, 10.872 positivi. 21 dicembre 2021: 851.865 tamponi, 30.798 positivi”. Il tutto accompagnato dal laconico messaggio: “Chiaro, no?”. Ed è chiarissimo, anche oltre le sue aspettative: questo confronto, infatti, non mostra solamente che il numero dei nuovi contagiati cresce in relazione al numero di test (tra antigenici e molecolari) processati in quella giornata (ma anche in altre), ma anche come la campagna di immunizzazione stia producendo effetti benevoli sulla salute pubblica. Perché lo schema completo, come sottolineato da un utente sempre su Twitter, mostra questo quadro.

Qui non turbofilosofia, ma turbo-vaccini. Perché il rapporto è molto semplice e logico, come filosofia, scienza e matematica insegnano. Il rapporto tra positivi e tamponi effettuati il 21 dicembre del 2020 (ma anche nelle giornate precedenti e successive) è di gran lunga superiore rispetto a quello dello stesso giorno del 2021. Certamente il numero totale dei “positivi in più” rispetto alle 24 ore precedenti può far pensare all’inefficacia dei vaccini e della campagna di immunizzazione, ma conta sempre il rapporto rispetto al totale dei test processati. E qui non ci è scampo neanche per una filosofia spicciola che ha portato Diego Fusaro in confusione. Talmente confuso da colpirsi da solo.

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